“Il mio impegno è proiettare la Calabria verso un futuro di fiducia e progresso, basato su un dialogo costruttivo e sull’ascolto attivo dei bisogni dei calabresi.
Non mi addentro in polemiche sterili o nella disseminazione di notizie false, preferisco concentrarmi sui risultati concreti raggiunti e sulle ambiziose prospettive che ci attendono.
” Queste le parole di Roberto Occhiuto, presidente uscente della Regione Calabria, durante un recente incontro a Catanzaro, un appuntamento improntato alla celebrazione di un’iniziativa benefica.
“La mia è una candidatura che si fonda su un bilancio trasparente e una visione chiara.
Presento ai cittadini non solo ciò che abbiamo realizzato, ma soprattutto ciò che intendiamo costruire insieme.
Non illudo nessuno: nessuno possiede una bacchetta magica per trasformare radicalmente una regione in un breve lasso di tempo.
Tuttavia, ritengo di poterlo fare con la credibilità di chi ha dimostrato di saper realizzare progetti, pur consapevole della complessità dei problemi che ancora ci attendono.
”Un punto cruciale dell’agenda politica di Occhiuto è la riforma del sistema sanitario calabrese, un settore che ha storicamente rappresentato una sfida significativa.
“Il centrosinistra mi accusa di fallimento, ma la realtà è che sto lavorando per sanare le ferite lasciate dai precedenti gestori: commissari incapaci, piani Covid disastrosi, scelte irresponsabili e investimenti inesistenti.
Il mio operato è tangibile: stiamo ricostruendo infrastrutture ospedaliere, assumendo personale e risolvendo problematiche irrisolte da anni.
”L’azione amministrativa si è concretizzata in un piano di assunzioni massiccio, essenziale per compensare i pensionamenti e garantire la continuità del servizio.
“Se non avessi provveduto a integrare il personale con 5.000 nuove risorse, molti ospedali sarebbero già al collasso.
E non dimentichiamo l’apporto dei medici cubani, una scelta inizialmente contestata, ma cruciale per sostenere la sanità territoriale.
” Occhiuto ha inoltre sottolineato la chiusura dei bilanci aziendali, un risultato mai conseguito in dodici anni, a testimonianza di una gestione più efficiente e responsabile.
“Il nostro obiettivo primario è liberarci dalle costrizioni imposte dal commissariamento e dal piano di rientro, due ‘camicie di forza’ che limitano la nostra capacità di agire in modo autonomo e strategico.
Una volta liberate da questi vincoli, potremo governare la sanità con la stessa determinazione con cui abbiamo promosso il turismo, potenziato gli aeroporti, sostenuto l’agricoltura e riformato i consorzi di bonifica e la gestione dei rifiuti.
Prevediamo un piano di assunzioni ancora più ampio, incentivando anche il rientro in Calabria di medici calabresi che attualmente operano all’estero o in altre regioni, superando le attuali limitazioni ministeriali.
”Occhiuto è fiducioso che, una volta eliminate queste barriere amministrative, i calabresi potranno beneficiare di risultati inattesi, mai conseguiti in due decenni di gestione.
“La sanità è una sfida nazionale, ma la Calabria sta invertendo la tendenza, registrando una crescita significativa nel punteggio Lea.
Questo non è un motivo di compiaciimento, ma un segnale di speranza.
Stiamo ricostruendo ciò che è stato distrutto, ponendo le basi per un futuro più prospero e sostenibile.
“Riguardo alla definizione dei termini del nuovo piano di rientro, Occhiuto ha espresso la volontà di negoziare un accordo che non rappresenti un ulteriore freno allo sviluppo regionale, confidando in una risoluzione nei prossimi mesi.
“Ho chiesto di rinegoziare un piano flessibile, in grado di rispondere alle reali esigenze della Calabria.
Sebbene le discussioni con i tecnici del Ministero siano state tese, sono convinto che potremo raggiungere un compromesso costruttivo.
”