venerdì 12 Settembre 2025
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Irpinia: Emergenza idrica, scuole a rischio e appello al Ministro.

L’emergenza idrica che affligge l’Irpinia si configura come una seria minaccia alla continuità didattica e al diritto allo studio, richiedendo un intervento urgente e strutturale.
Quattordici sindaci, primi cittadini di comuni irpini – Montefredane, Pietradefusi, Santa Paolina, Grottolella, Petruro Irpino, Solofra, Ospedaletto d’Alpinolo, Montemiletto, Paternopoli, Altavilla Irpina, San Potito Ultra, Mercogliano, Parolise e Montefalcione – hanno rivolto un pressante appello al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per garantire alle scuole locali risorse idriche adeguate e affidabili.
La situazione, lungi dall’essere un episodio isolato, si presenta come un sintomo di una fragilità infrastrutturale più ampia, che mette a dura prova la tenuta del territorio e il benessere della comunità scolastica.

I sindaci, con un tono di profonda preoccupazione, sottolineano la necessità di dotare le istituzioni educative di serbatoi di stoccaggio e sistemi di autoclave, dispositivi essenziali per assicurare un approvvigionamento idrico costante e indipendente dalle fluttuazioni della rete pubblica.
L’impossibilità di garantire l’acqua potabile nelle scuole ha costretto i primi cittadini ad emanare ripetute ordinanze che impongono temporanee sospensioni delle attività, un atto gravido di conseguenze negative per studenti, insegnanti e famiglie.
Queste interruzioni non solo interrompono il percorso di apprendimento, ma generano anche disagi e incertezza, compromettendo il diritto fondamentale all’istruzione.

La necessità di ricorrere a misure emergenziali riflette una gestione del problema insufficiente e la mancanza di investimenti mirati alla resilienza delle infrastrutture idriche.
A corroborare l’allarme dei sindaci, la recente rottura della condotta adduttrice di Cassano Irpino ha determinato lo stop all’erogazione idrica in ben 63 comuni, includendo il capoluogo Avellino.
Questo evento, purtroppo prevedibile date le condizioni precarie della rete, evidenzia la necessità di un piano di manutenzione e ammodernamento complessivo, volto a prevenire futuri guasti e a minimizzare l’impatto sulle comunità coinvolte.

L’emergenza idrica trascende una mera questione tecnica; essa incarna una sfida complessa che interseca aspetti ambientali, economici e sociali.

La carenza idrica non solo mette a rischio la funzionalità delle scuole, ma impatta anche sull’agricoltura, sull’industria e sulla vita quotidiana dei cittadini.

La soluzione richiede un approccio integrato, che coinvolga enti locali, istituzioni nazionali e soggetti privati, e che punti su investimenti mirati, innovazione tecnologica e una gestione sostenibile delle risorse idriche.

È imperativo riconoscere che la sicurezza e il futuro delle nuove generazioni dipendono dalla capacità di garantire un accesso equo e continuo all’acqua, un bene prezioso e imprescindibile per la vita e lo sviluppo.

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