L’orizzonte della Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal) si proietta verso obiettivi ambiziosi, ancorati ai successi passati ma proiettati verso una crescita continua.
Il mirino è puntato sull’eguagliare, se non superare, il traguardo dei diciassette atleti qualificati per le Olimpiadi di Parigi 2024, un risultato che testimonierebbe la solidità e la profondità del movimento.
Parallelamente, si ambisce a replicare il ricco medagliere conquistato ai Campionati Mondiali di Budapest due anni fa, un’impresa che richiederebbe un impegno sinergico tra atleti, tecnici e staff di supporto.
In vista dell’imminente avvio dei Mondiali di Tokyo, l’intervento del presidente Fidal, Stefano Mei, fornisce chiarezza e tranquillità in merito a diverse questioni.
In particolare, si è voluto stemperare ogni possibile dubbio relativo alla condizione di Marcell Jacobs, campione olimpico di 100 metri piani.
L’attenzione mediatica attorno alla sua partecipazione è stata intensa, e la Fidal ha voluto rassicurare il pubblico riguardo alla sua preparazione.
Il presidente Mei ha sottolineato che i contatti con l’atleta sono stati costanti, evidenziando un rapporto di fiducia e collaborazione.
Un temporaneo riscontro fisico, prontamente affrontato e gestito, aveva inizialmente sollevato qualche interrogativo, ma è stato prontamente risolto attraverso una valutazione approfondita e un intervento mirato.
L’invito di Jacobs a Roma ha permesso di monitorare da vicino la sua condizione e di garantire la sua completa idoneità alla competizione.
Questa gestione attenta e proattiva riflette la filosofia della Fidal, che punta su un approccio globale e personalizzato per ogni atleta, privilegiando il benessere e la performance ottimale.
Il sostegno psicologico e la cura del dettaglio, unitamente a un programma di allenamento all’avanguardia, sono elementi chiave per affrontare le sfide sempre più impegnative del panorama atletico internazionale.
L’impegno della Fidal non si limita alla cura dei singoli talenti, ma si estende alla promozione dell’atletica leggera a livello nazionale, attraverso iniziative di sensibilizzazione e progetti di sviluppo del territorio.
L’obiettivo è quello di creare una base solida di appassionati e aspiranti atleti, in grado di alimentare il futuro del movimento.
In conclusione, la Fidal guarda ai Mondiali di Tokyo con ottimismo e determinazione, consapevole delle sfide che attendono i suoi atleti, ma fiduciosa nelle loro capacità e nel supporto di un sistema federale forte e coeso.
Il percorso verso Parigi 2024 è già iniziato, e ogni competizione rappresenta un’opportunità preziosa per affinare la preparazione e raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.