sabato 13 Settembre 2025
28.2 C
Catanzaro

Magna Graecia: Area di culto islamica, un modello di integrazione.

L’Università Magna Graecia di Catanzaro si configura come un modello di apertura e integrazione sociale, inaugurando un’area di culto riservata alla comunità musulmana all’interno dell’Edificio delle Bioscienze.
Questa iniziativa, formalizzata attraverso una convenzione tra l’Ateneo e l’Associazione musulmana Dar Assalam Odv, testimonia un impegno concreto verso l’accoglienza e la valorizzazione della diversità religiosa all’interno del tessuto universitario e cittadino.

L’associazione Dar Assalam, ente di volontariato regolarmente iscritto al RUNTS, svolge un ruolo cruciale nell’assistenza spirituale alla comunità islamica, operando in ambiti quali l’assistenza ospedaliera e offrendo supporto attraverso Imam e guide religiose.
La creazione di questo spazio dedicato rappresenta un passo significativo per rispondere alle esigenze spirituali di una popolazione studentesca e di un bacino di utenti sempre più eterogenei.

Il rettore Giovanni Cuda e il presidente dell’associazione Antonio Carioti, artefici di questo accordo, sottolineano l’importanza di fornire un luogo di preghiera e riflessione, in linea con i principi di dialogo interreligioso e convivenza pacifica che l’Università Magna Graecia intende promuovere.

L’area di culto permetterà la celebrazione delle principali festività islamiche – l’Eid al-Fitr (festa di fine Ramadan) e l’Eid al-Adha (festa del Sacrificio) – il venerdì (Jumu’a) e le cinque preghiere quotidiane, offrendo un punto di riferimento spirituale essenziale per i fedeli.
L’iniziativa non si limita alla mera disponibilità di un luogo fisico, ma si proietta verso un’apertura culturale e sociale più ampia.

L’Università, in questo modo, conferma il suo ruolo attivo nel favorire un ambiente inclusivo, dove ogni individuo, indipendentemente dalla propria fede religiosa, possa sentirsi accolto e rispettato.
L’apertura all’Islam, unita alle iniziative già in atto per altre confessioni, posiziona l’ateneo calabrese come un esempio virtuoso a livello nazionale, dimostrando come l’istruzione superiore possa essere un motore di integrazione e progresso civile.
Antonio Carioti, testimoniando la propria esperienza personale di paziente e di convertito, enfatizza il valore simbolico di questa iniziativa, rimarcando come l’accesso alla preghiera, indipendentemente dalla propria fede, sia un segno di crescita e di apertura mentale.

L’orgoglio espresso dai membri dell’associazione, studenti e professionisti che frequentano l’ateneo e l’azienda ospedaliera, sottolinea la rilevanza di questo gesto per la comunità musulmana catanese e per l’immagine dell’Università Magna Graecia come istituzione all’avanguardia, prima in Italia ad accogliere un luogo di culto islamico e quarta a offrire spazi dedicati a confessioni diverse dal cristianesimo.
Questa iniziativa, lungi dall’essere un semplice atto formale, si configura come un investimento nel futuro, volto a costruire una società più giusta, inclusiva e rispettosa delle diversità.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -