Il Comando provinciale dei Carabinieri di Sassari saluta con gratitudine il colonnello Massimiliano Pricchiazzi, il quale conclude un triennio intenso e proficuo per assumere un ruolo di rilevanza strategica all’interno del Comando generale dell’Arma, con sede a Roma.
L’incarico, focalizzato sulla gestione dello stato giuridico, l’avanzamento e la disciplina del personale maresciallato, brigadieri, appuntati e carabinieri, lo vedrà impegnato a livello centrale, contribuendo alla definizione delle politiche e alla gestione del capitale umano dell’istituzione.
Il testimone è stato passato al colonnello Antonio Maione, che assumerà la guida del comando da domani.
Il colonnello Pricchiazzi ha espresso un commosso saluto alla comunità sassarese e sarda, sottolineando il profondo legame emotivo che lo lega a questa terra, intrisa di valori e tradizioni.
Ha ribadito il suo costante impegno nel perseguire l’eccellenza professionale, orientando l’azione del Comando a fornire risposte concrete alle esigenze del territorio e a tutelare la sicurezza dei cittadini.
La sua permanenza in Sardegna rappresenta un capitolo significativo della sua carriera, segnato da sfide complesse e da un costante dialogo con le realtà locali.
L’attività del Comando, sotto la direzione del colonnello Pricchiazzi, si è rivelata cruciale nella gestione di eventi di forte impatto sulla collettività.
Le indagini coordinate hanno affrontato una vasta gamma di problematiche, dalla criminalità organizzata al contrasto della microcriminalità, passando per la tutela della sicurezza stradale e la risposta alle emergenze.
Tra le vicende particolarmente significative ricordiamo l’audace assalto a mano armata contro un furgone blindato avvenuto sulla SS131 nei pressi di Giave, a pochi mesi dal suo arrivo, un episodio che ha messo a dura prova la capacità di risposta delle forze dell’ordine e ha richiesto un’indagine complessa e articolata.
Più recentemente, l’efferato omicidio dell’operatore del 118, Marco Pusceddu, a Buddusò, ha rappresentato un ulteriore momento di forte tensione e ha imposto al Comando un impegno massimo per garantire giustizia e conforto alle famiglie.
Oltre a questi eventi di grande risonanza, il lavoro quotidiano si è concentrato sulla lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti, sulla prevenzione e repressione dei reati minori, e sulla promozione di iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza.
L’esperienza maturata in Sardegna ha consolidato la sua leadership e la sua competenza, fornendogli gli strumenti per affrontare le nuove sfide che lo attendono nel ruolo di spicco all’interno del Comando generale dell’Arma.