Bartolo Longo, figura emblematica del XIX secolo, emerge con rinnovata luce alla vigilia della sua canonizzazione, evento che il Papa Leone XIV presiederà a Roma.
Un volume inedito, frutto della sinergia tra le Edizioni del Santuario di Pompei e Francesco D’Amato editore, offre una prospettiva inedita su questa personalità complessa e poliedrica, arricchito dalla prefazione del Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin.
Angelo Scelzo, autorevole giornalista con un lungo percorso professionale al servizio della Santa Sede e autorevole voce nei media italiani, offre un’analisi che va oltre la semplice biografia.
Non si tratta di un racconto cronologico della vita di Longo, bensì di un’indagine ragionata sul significato profondo del suo operato, un vero e proprio “rapporto” che esplora il legame indissolubile tra l’uomo, il Santuario e la città di Pompei.
La storia di Bartolo Longo è intimamente connessa alla nascita e all’evoluzione di una comunità.
L’iniziale visione di un luogo di culto mariano, quasi irraggiungibile nel suo ideale di trascendenza, si è progressivamente concretizzata nella creazione di un centro urbano capace di accogliere e sostenere la vita quotidiana dei suoi abitanti.
Questo processo rivela un’intuizione geniale: la consapevolezza che la fede autentica necessita di una dimensione pratica, di un radicamento nel reale, per poter fiorire pienamente.
Longo non si è limitato a erigere un santuario; ha costruito una città, un ecosistema sociale e spirituale in cui la preghiera e il lavoro, la fede e la responsabilità civile si intrecciano e si sostengono reciprocamente.
La sua opera testimonia un approccio unico alla laicità, un modello di convivenza in cui i valori religiosi non si contrappongono alla vita pubblica, ma la arricchiscono e la nobilitano.
La Nuova Pompei rappresenta un esperimento sociale originale, un laboratorio di comunità in cui la spiritualità e la concretezza si fondono in un progetto di sviluppo umano e materiale.
Il volume, curato da un direttore de *Il Rosario e la Nuova Pompei* da quarant’anni, offre un accesso privilegiato a questo universo complesso e affascinante, svelandone le dinamiche interne e i significati più profondi.
Non è semplicemente una celebrazione della figura di un nuovo santo, ma un’occasione per riflettere sul ruolo della fede nella società contemporanea e sulla possibilità di costruire comunità più giuste, più solidali, più umane.
L’opera si configura come un’eredità preziosa, un invito a riscoprire il pensiero e l’azione di Bartolo Longo, un “santo per l’oggi” capace di ispirare nuove vie di speranza e di rinnovamento.