sabato 13 Settembre 2025
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Dissequestro del blocco agraria: indagini ancora aperte e ipotesi dolosa.

Il blocco B della facoltà di agraria dell’Università della Tuscia, gravemente danneggiato da un incendio il 4 giugno, è stato oggetto di un atto di dissequestro disposto dalla procuratrice capo Paola Conti della Procura di Viterbo.

Questa decisione, pur segnando una prima fase di apertura, non implica la conclusione delle indagini relative all’evento, che tuttora restano attive e complesse.

L’incendio, di vaste proporzioni, ha quasi completamente distrutto la struttura, evidenziando vulnerabilità strutturali e potenziali falle nella prevenzione incendi.
Oltre alla distruzione fisica, l’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza degli ambienti universitari e sulla gestione dei rischi in contesti complessi come quello della facoltà di agraria, spesso caratterizzata da laboratori, attrezzature specifiche e materiali potenzialmente infiammabili.

Al momento, i materiali recuperati durante i rilievi tecnici – tra cui i quattro estintori localizzati sul tetto da cui si presume abbia avuto origine l’incendio – rimangono sotto sequestro.

L’analisi forense di questi oggetti, insieme ad altri elementi cruciali come la bombola di gas ritrovata bruciata e la tenda ombreggiante, rappresenta una componente fondamentale per ricostruire la dinamica degli eventi e determinarne le cause.
L’ipotesi di un incendio doloso, inizialmente formulata e oggetto di indagine da parte della squadra mobile della questura, non è stata archiviata.

La complessità dell’evento richiede un’analisi approfondita e multidisciplinare, che tenga conto non solo degli aspetti tecnici ma anche di possibili motivazioni e responsabilità.
L’assenza, ad oggi, di persone iscritte nel registro degli indagati sottolinea la necessità di una perizia tecnica esaustiva, affidata al CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) Rodolfo Fugger.
La sua valutazione, cruciale per accertare eventuali negligenze o comportamenti impropri, costituirà un tassello fondamentale per ricostruire la sequenza degli eventi e stabilire se vi siano responsabilità in merito alla gestione della sicurezza e alla prevenzione incendi.

L’attenzione degli investigatori è focalizzata sull’esame della bombola di gas, elemento che potrebbe aver contribuito all’intensità e alla rapidità di propagazione delle fiamme, e sulla tenda ombreggiante, la cui funzione e posizione potrebbero aver avuto un ruolo nell’innesco o nell’alimentazione dell’incendio.
L’analisi di questi elementi, unitamente alla verifica delle procedure di sicurezza e alla valutazione delle condizioni strutturali dell’edificio, sarà determinante per chiarire le circostanze che hanno portato alla tragica distruzione del blocco B della facoltà di agraria e per garantire che simili eventi non si ripetano in futuro.

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