Il borgo storico di Velva, incastonato nel tessuto territoriale di Castiglione Chiavarese (Genova), celebra oggi una rinascita complessa e articolata, frutto di un ambizioso progetto di riqualificazione urbana e sociale.
L’intervento, del valore complessivo di 1,4 milioni di euro, è stato reso possibile grazie a un cofinanziamento sinergico tra il Ministero per le Pari Opportunità, la Regione Liguria e l’amministrazione comunale, testimoniando un impegno condiviso per il rilancio delle aree interne.
Questo progetto va ben oltre la mera ristrutturazione edilizia: si configura come un modello di sviluppo territoriale sostenibile, capace di coniugare la salvaguardia del patrimonio storico-architettonico con la creazione di opportunità socio-economiche per la comunità locale.
Come evidenziato dal Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, l’esperienza di Velva rappresenta un paradigma per il futuro della regione, un futuro che non trascura l’entroterra ma lo sostiene attivamente con misure mirate, bandi per l’imprenditoria locale e incentivi per l’insediamento di nuove famiglie.
L’obiettivo è creare un circolo virtuoso che favorisca la crescita demografica, l’offerta di servizi essenziali e un effettivo sviluppo economico.
Il sindaco di Castiglione Chiavarese, Giovanni Collorado, ha giustamente sottolineato il carattere celebrativo di questa iniziativa, definendola una “festa della comunità”.
La partecipazione attiva dei cittadini è stata un elemento cruciale per il successo del progetto, incarnando un approccio bottom-up che valorizza le conoscenze e le esigenze locali.
I lavori hanno interessato l’intero tessuto urbano di Velva.
Non solo sono stati recuperati i caratteristici vicoli, le scalinate e le *creuze* (tipici spazi di passaggio e socializzazione tipici della Liguria), ma è stato restituito al borgo il suo fulcro spirituale, il sagrato della chiesa di San Martino, oggetto di un accurato restauro.
Un gesto simbolico che rimarca il legame tra comunità e identità culturale.
L’ex edificio scolastico, un tempo simbolo di abbandono, è stato trasformato in un complesso di alloggi sociali e spazi comunitari, rispondendo a un’urgente necessità di alloggi a prezzi accessibili e favorendo l’inclusione sociale.
Parallelamente, la riqualificazione dell’area sportiva e ricreativa, un investimento nel futuro dei giovani e delle famiglie, mira a promuovere stili di vita sani e a rafforzare il senso di appartenenza alla comunità.
Un elemento distintivo del progetto è la valorizzazione del Museo Diffuso di Arte Contadina, custode della memoria e delle tradizioni locali.
Questo museo non è solo un luogo di esposizione, ma un punto di riferimento per la trasmissione del sapere popolare, un elemento essenziale per preservare l’identità culturale del borgo e attrarre un turismo consapevole, desideroso di scoprire le autenticità del territorio.
La rinascita di Velva si proietta quindi verso un futuro di prosperità e coesione sociale, un esempio virtuoso di come investire nel patrimonio culturale e umano possa generare un impatto positivo sull’intero territorio.