domenica 14 Settembre 2025
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Europa Viva 2025: Madrid sotto il vessillo del nazionalismo

Un’onda di fervore nazionalista ha investito Madrid, culminando nell’evento “Europa Viva 2025” promosso dal partito Vox e dai Patrioti Europei, un raduno che si è configurato come una dichiarazione di intenti e una mobilitazione politica di notevole portata.
L’arena di Vistalegre, gremita fino all’ultimo posto, ha rappresentato il cuore pulsante di una manifestazione che ha visto convergere migliaia di sostenitori, unita da un sentire comune di ribellione verso l’establishment politico e un’aspirazione a un’Europa ridefinita in termini di sovranità nazionale.

La partecipazione, animata da un’atmosfera vibrante che mescola ritmi rock, cori di esultanza e provocazioni dirette al premier socialista Pedro Sánchez, ha rivelato un’energia palpabile e una polarizzazione marcata.

Sventolii di bandiere spagnole e merchandising dedicato a figure chiave dell’ultradestra globale, come il presidente argentino Javier Milei, hanno contribuito a creare un’identità visiva forte, amplificata dallo slogan “Libertad, carajo!” – un grido di battaglia che incarna l’ideale di libertà assoluta e la sfida all’autorità.

Nonostante l’organizzazione avesse inizialmente mantenuto riserverate le conferme degli interventi dei leader internazionali, la presenza virtuale di figure di spicco come Viktor Orbán (Ungheria), André Ventura (Portogallo, leader di Chega) e Javier Milei ha confermato la natura transnazionale del movimento.

La loro partecipazione, anche in forma telematica, ha sottolineato l’ambizione di costruire un’alleanza sovranista europea capace di contrastare le politiche percepite come lesive dell’identità nazionale.
L’entusiasmo dei partecipanti è stato alimentato dai recenti sondaggi che segnalano una crescita significativa del consenso verso Vox, attestandosi al 17% – un aumento considerevole rispetto al 12,3% ottenuto alle elezioni del 2023.

Questa crescita, che ha comportato il trasferimento di oltre un milione di voti dal partito conservatore popolare, dimostra una crescente insoddisfazione verso le forze politiche tradizionali e un desiderio di alternative radicali.

Jorge Buxadé, esponente di Vox al Parlamento europeo, ha esplicitamente dichiarato l’obiettivo del movimento: opporsi alle politiche comunitarie considerate coercitive nei confronti delle nazioni sovrane.

Il messaggio sottinteso è che l’Europa, così come è attualmente strutturata, limita l’autodeterminazione dei singoli Stati e ne soffoca le peculiarità culturali ed economiche.
L’affermazione ambiziosa di rappresentare la “forza politica mondiale ed europea con maggiore vitalità” suggerisce una visione di cambiamento profondo, in cui la sovranità nazionale e l’identità culturale tornano ad essere i pilastri fondamentali di un’Europa rinnovata, in grado di affrontare le sfide globali senza rinunciare alla propria unicità.
La manifestazione si configura quindi non solo come un evento politico, ma come un manifesto programmatico di un’idea di Europa in rottura con il passato.

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