lunedì 15 Settembre 2025
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Riqualificare la scuola pubblica: un appello per equità e qualità.

L’urgente necessità di riqualificare il sistema scolastico pubblico, ancorandolo a principi di equità e qualità, emerge con forza dalle recenti mobilitazioni e dalle prospettive politiche avanzate in contesti regionali cruciali come le Marche.
L’affermazione di Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e aspirante presidente regionale, durante un significativo presidio a Pesaro, non si limita a una generica richiesta di maggiore sostegno finanziario.
Essa si configura come un appello a un ripensamento radicale del ruolo della scuola pubblica nella società contemporanea.
Il “caro libri”, l’elemento scatenante del presidio organizzato dai Giovani Democratici, rappresenta una manifestazione tangibile di un problema più ampio: l’erosione progressiva del diritto allo studio, che colpisce in modo sproporzionato le famiglie meno abbienti.

Questa dinamica, alimentata da tagli indiscriminati e da una gestione inefficiente delle risorse, rischia di creare una frattura sociale sempre più profonda, negando a intere generazioni la possibilità di realizzare il proprio potenziale.

La richiesta di un investimento pubblico più consistente non deve essere interpretata come una mera questione di quantità, ma come un imperativo di qualità.
I fondi aggiuntivi devono essere indirizzati strategicamente verso aree prioritarie: riduzione del numero di alunni per classe, potenziamento del corpo docente con figure specializzate (psicologi, pedagogisti, mediatori culturali), aggiornamento tecnologico delle infrastrutture didattiche, promozione di progetti innovativi che favoriscano l’inclusione e l’eccellenza.

Inoltre, è fondamentale promuovere una riforma del sistema di finanziamento della scuola, abbandonando modelli basati su logiche privatistiche e mercantilistiche.
È necessario recuperare un’idea di scuola come servizio pubblico essenziale, al servizio del bene comune, capace di formare cittadini consapevoli, responsabili e attivi.

Un sistema scolastico robusto e ben finanziato è un investimento sul futuro del Paese, un motore di crescita economica e sociale, un antidoto contro l’emarginazione e la disuguaglianza.

La mobilitazione dei Giovani Democratici e l’attenzione suscitata dalle parole di Matteo Ricci testimoniano una crescente consapevolezza della necessità di difendere e valorizzare la scuola pubblica come pilastro fondamentale del welfare state e come strumento imprescindibile per la costruzione di una società più giusta e solidale.
L’impegno a questo livello deve essere costante e determinato, coinvolgendo tutte le forze politiche e sociali, per garantire a ogni studente, indipendentemente dalla sua origine sociale o dalla sua posizione geografica, la possibilità di accedere a un’istruzione di qualità e di realizzare il proprio sogno.

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