Domani sera, Trieste si prepara ad accogliere una figura di spicco nel panorama musicale internazionale: il sassofonista statunitense Tom Scott, figura carismatica e versatile, farà il suo debutto al Knulp in un concerto che promette di essere un incontro tra generi e influenze.
Scott, un artista costellato di riconoscimenti – tre Grammy Awards e numerosi Emmy Awards – rappresenta un ponte tra jazz, soul, funk e colonne sonore, un percorso artistico tanto ricco quanto eclettico.
La sua presenza è un sigillo di garanzia, un marchio di qualità che testimonia la sua partecipazione a oltre duemila incisioni discografiche, affiancando nomi leggendari come Paul McCartney, George Harrison, Rod Stewart, Barbra Streisand, Quincy Jones, Thelonious Monk, Frank Sinatra, Aretha Franklin e i Blues Brothers, solo per citarne alcuni.
Ad accompagnare Scott in questo concerto triestino, un ensemble di talento locale: il Trieste Quartet, composto dal batterista e percussionista Fabio Jegher, dal bassista Mario Cogno (che si destreggia tra basso elettrico e contrabbasso), e dal chitarrista Marko Čepak, maestro nell’uso di effetti sonori.
La serata si preannuncia come una fusione tra l’energia del jazz contemporaneo e le radici soul, con un repertorio che includerà brani originali di Tom Scott e composizioni di Fabio Jegher, provenienti dal suo ultimo album “Moodlights” (edizioni Santa Cecilia).
Quest’ultimo, inciso in California, vanta la partecipazione di Tom Scott stesso, che ha contribuito con la sua maestria ai sassofoni e al Roland Aerphone, oltre che con l’arrangiamento, a cura di Jegher.
La collaborazione tra Scott e Jegher affonda le sue radici in un rapporto artistico di lunga data.
Già nel 1994, i due musicisti avevano dato vita al progetto “Life Tones and Film Colors” (Soul Note), un primo cd dedicato interamente alle composizioni di Jegher orchestrate da Scott, un’operazione che evidenziava l’interesse di Scott per il talento emergente e il desiderio di esplorare nuovi orizzonti musicali.
Al di là della sua carriera come virtuoso del sassofono, Tom Scott vanta anche un curriculum impressionante come compositore per il cinema.
La sua impronta sonora si può riconoscere in colonne sonore iconiche, come quelle di “Taxi Driver”, “Blade Runner” e “Toy Story 2”, opere che testimoniano la sua capacità di creare atmosfere evocative e memorabili, capaci di arricchire e approfondire la narrazione cinematografica.
Il concerto di domani rappresenta un’opportunità unica per assistere a un incontro tra due mondi musicali e per celebrare l’arte della collaborazione e dell’innovazione.