lunedì 15 Settembre 2025
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Mutui: Svolta ad Agosto, Tassi in Rialzo e Depositi in Crescita

Ad agosto, il panorama dei mutui per l’acquisto di nuove abitazioni ha segnato una svolta, interrompendo la tendenza al ribasso iniziata all’inizio dell’anno.

I dati più recenti forniti dall’Associazione Bancaria Italiana (Abi) rilevano un tasso medio per i mutui attestatosi al 3,31%, un aumento significativo rispetto al 3,20% registrato nel mese precedente.

Questo cambiamento di rotta, già anticipato ad aprile, riflette una maggiore pressione sui tassi fissi, direttamente influenzati dall’andamento dell’Indice dei Rendimenti dei Titoli di Stato (IRS).

L’IRS a 10 anni, parametro cruciale per la determinazione dei tassi dei mutui a tasso fisso, ha visto un’accelerazione al rialzo nei primi dieci giorni di settembre.

Questo incremento, pari a una media del 2,67%, rappresenta un distacco di ben 44 punti base rispetto ai minimi storici toccati a dicembre 2023 (2,23%).

Parallelamente, l’Euribor a 3 mesi, indicatore dei tassi a breve termine, ha anch’esso mostrato una progressione, seppur più contenuta, attestandosi al 2,05%, con un aumento di 7 punti base rispetto al picco minimo registrato a giugno 2025 (1,98%).
Questi movimenti indicano una crescente reazione del mercato finanziario a fattori di rischio percepiti e a un aggiustamento delle aspettative sull’evoluzione futura dei tassi di interesse.

L’incremento dei tassi dei mutui si inserisce in un contesto più ampio di prudenza che caratterizza il sistema finanziario italiano.

L’Abi conferma la robusta crescita dei depositi, un trend ininterrotto a partire dall’inizio del 2023.

Questa propensione all’accumulo di liquidità riflette una risposta naturale all’incertezza geopolitica internazionale e alle preoccupazioni economiche globali, spingendo famiglie e imprese a privilegiare la sicurezza e la disponibilità di denaro contante.

Il volume complessivo di depositi e obbligazioni detenute dal sistema bancario italiano ha raggiunto la rilevante cifra di 2.100 miliardi di euro.
Un elemento particolarmente degno di nota è l’aumento della raccolta indiretta, ovvero gli investimenti in titoli gestiti dalle banche.

Tra luglio 2024 e luglio 2025, si è registrato un incremento di 175,1 miliardi di euro, con una distribuzione significativa tra famiglie (18,2 miliardi), imprese (17,6 miliardi) e altri settori, inclusi istituti finanziari, compagnie assicurative e pubblica amministrazione.
Questo dato suggerisce una crescente propensione degli investitori a delegare la gestione dei propri capitali a intermediari finanziari, evidenziando un clima di incertezza e la ricerca di rendimenti potenzialmente più elevati rispetto a quelli offerti da strumenti di risparmio tradizionali.

In sintesi, il quadro attuale del mercato dei mutui e dei depositi riflette un’evoluzione complessa, condizionata da dinamiche finanziarie internazionali e da un diffuso senso di cautela.

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