lunedì 15 Settembre 2025
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Atrofia Muscolare Spinale: Scoperta Varianti Genetiche Rare

La ricerca sull’atrofia muscolare spinale (SMA), malattia neuromuscolare devastante caratterizzata dalla progressiva degenerazione dei motoneuroni, ha compiuto un’importante passo avanti grazie a uno studio condotto dall’Università degli Studi di Milano e dalla Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico.

Il lavoro, pubblicato sulla prestigiosa rivista *Neurology Genetics*, ha evidenziato la presenza di varianti genetiche rare in una percentuale significativa di pazienti, un dato di cruciale importanza nell’era delle terapie innovative per la SMA.
L’indagine, coordinata da Martina Rimoldi, ha analizzato retrospettivamente i dati genetici di 149 pazienti affetti da SMA, accumulati nel corso di due decenni di osservazione clinica.

L’analisi ha rivelato la presenza di varianti nucleotidiche singole nel gene *SMN1*, spesso associate a delezioni eterozigote, in circa il 5% dei casi.

Questo dato è particolarmente rilevante perché sottolinea la complessità del panorama genetico della SMA, che va al di là delle mutazioni più comuni.

Uno dei risultati più sorprendenti e clinicamente significativi è stata l’identificazione di geni ibridi *SMN1/SMN2*.

Questa condizione, sebbene rara, è spesso elusa dalle tecniche di screening genetico standard, con conseguenze importanti per la gestione terapeutica del paziente.

L’esistenza di tali geni ibridi suggerisce un meccanismo di compensazione parziale della perdita di funzione del gene *SMN1*, che può influenzare la progressione della malattia e la risposta alle terapie.

Il caso di un paziente nello studio, che ha mostrato una risposta positiva al trattamento con nusinersen, un farmaco antisenso, fornisce un esempio concreto del potenziale beneficio clinico derivante dall’identificazione di queste varianti atipiche.
La ricerca pone l’accento sull’urgenza di ampliare e ottimizzare gli screening neonatali per la SMA, già attivi in alcune regioni italiane.

L’introduzione di metodologie diagnostiche molecolari avanzate, capaci di rilevare anche le forme più rare e atipiche della malattia, è essenziale per una diagnosi precoce e un intervento terapeutico tempestivo.
L’identificazione di queste varianti genetiche rare non solo arricchisce la nostra comprensione della patogenesi della SMA, ma fornisce anche informazioni preziose per personalizzare le terapie, prevedere la risposta individuale ai farmaci e sviluppare nuove strategie terapeutiche mirate.
L’integrazione di tecniche di sequenziamento di nuova generazione (NGS) e l’analisi bioinformatica sofisticata si rivelano quindi strumenti indispensabili per decifrare la complessità genetica della SMA e migliorare la vita dei pazienti.

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