Il Festival del cinema a Venezia: un’ode alla settima arte e al suo futuro promettente.

Il Festival del cinema, in virtù della sua affiliazione alla Biennale delle arti figurative, si erge automaticamente come la più prestigiosa manifestazione nel campo cinematografico. Pietrangelo Buttafuoco, citando le parole di Francesco Pasinetti del 1932, ha inaugurato il suo primo incontro stampa come presidente della 81ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia presso la Biblioteca dell’Archivio Storico della Biennale. Con indosso giacca e cravatta chiara, ha tenuto un discorso lungo e informale davanti ai giornalisti e ad Alberto Barbera, sottolineando l’eccellenza del settore cinematografico. Ha evidenziato come il cinema, definito la “settima arte” o la “decima musa”, abbia contribuito a rinnovare le altre forme artistiche anziché escluderle. Buttafuoco ha enfatizzato l’importanza di Venezia come sede della mostra, capace di dialogare con il mondo intero e con culture remote. Ha ricordato l’iconica immagine descritta da Federico Fellini della Sala Grande come luogo di consacrazione per i registi. Rivolgendosi al pubblico, ha invitato tutti a partecipare alle emozioni trasmesse dall’industria cinematografica che cattura la forza, la creatività e la poesia attraverso immagini e suoni.Infine, con toni sempre più poetici, ha sottolineato che Venezia è all’avanguardia rispetto al futuro. La mostra continua a essere il punto d’incontro per i cineasti internazionali che plasmano il panorama cinematografico mondiale. Iniziata nel 1932 per abbracciare la modernità dell’epoca, oggi questa manifestazione ha il potere di interpretare il presente e anticipare il futuro. Nell’edizione attuale della Mostra del Cinema di Venezia, le pellicole selezionate non solo offriranno spettacolari immagini sullo schermo ma si illumineranno per guidarci verso un futuro ricco di conoscenza e meraviglia.