Ventuno anni di immersione nel cuore di Nora, un percorso che ha intrecciato la storia millenaria del sito archeologico con la comunità locale e i visitatori: si rinnova PulArchàios, l’iniziativa promossa dal Comune di Pula e dalla Fondazione Pula Cultura Diffusa, indissolubilmente legata alla missione archeologica Nora 2025.
Più che un semplice cartellone di eventi, PulArchàios rappresenta un vero e proprio laboratorio di conoscenza, un’occasione unica per comprendere la complessità di una civiltà che ha lasciato un’impronta indelebile nel Mediterraneo.
L’edizione di quest’anno si preannuncia particolarmente ricca, mantenendo fede all’obiettivo fondante del progetto: trasformare la popolazione in protagonista attiva della scoperta e della valorizzazione del patrimonio culturale.
L’approccio metodologico si fonda sull’accessibilità, con un programma diversificato che spazia dalle visite guidate – che offrono quest’anno la possibilità di riammirare la Torre del Coltellazzo, un punto di osservazione privilegiato sul paesaggio – a cicli di conferenze e laboratori didattici.
I visitatori, di tutte le età, saranno accompagnati in un viaggio nel tempo, guidati dagli esperti archeologi provenienti dalle Università di Cagliari, Genova, Milano e Padova, che condividono le più recenti scoperte e le nuove interpretazioni degli scavi.
L’importanza dell’educazione al patrimonio emerge con particolare evidenza nello spazio dedicato alle scuole, con visite guidate al sito e al cantiere archeologico, attività laboratoriali e lezioni-conferenza pensate per stimolare la curiosità e la comprensione critica degli studenti.
Il culmine della rassegna sarà il consueto Romanum Convivium, un’esperienza sensoriale che trasporta i partecipanti nell’atmosfera di una cena romana, ricostruita sulla base del ricettario di Apicio.
Gli studenti dell’Istituto Alberghiero Azuni di Pula, abili interpreti di antiche ricette, prepareranno piatti che un tempo venivano serviti sulle tavole degli abitanti di Nora, offrendo un assaggio dei sapori e delle tradizioni di una civiltà scomparsa.
Il sindaco Walter Cabasino sottolinea come PulArchàios si configuri come un motore trainante per il turismo culturale di Pula, contribuendo a destagionalizzare i flussi turistici e a sostenere le attività commerciali del territorio.
L’iniziativa non si limita alla valorizzazione del Parco archeologico, della Torre del Coltellazzo e della chiesetta di Sant’Efisio, ma guarda al futuro con progetti di riqualificazione e apertura al pubblico dell’avamposto militare di Batteria Boggio e delle casermette di Nora, ampliando così l’offerta culturale e paesaggistica del territorio.
PulArchàios non è solo un evento, ma un investimento strategico per il futuro di Pula, un ponte tra passato e presente, tra storia e comunità.
Un progetto che dimostra come la valorizzazione del patrimonio culturale possa generare sviluppo economico, sociale e identitario.