Il progetto di riqualificazione del waterfront palermitano, che abbraccia il tratto di via Crispi da via Cristoforo Colombo fino alla Capitaneria di Porto, si configura come un intervento strategico di riconnessione urbana e sviluppo infrastrutturale, frutto di un’intesa sinergica tra il Comune di Palermo e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale.
L’accordo, formalizzato con un protocollo siglato in sede di via Piano dell’Ucciardone, concretizza un investimento regionale di 12,5 milioni di euro, finanziato tramite il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC 2021-2027), risorse derivanti dall’intesa intergovernamentale tra il Presidente del Consiglio Meloni e il Presidente della Regione Siciliana Schifani del 27 maggio 2024.
L’Autorità Portuale è stata designata come unico soggetto responsabile per l’appalto e l’esecuzione integrale del progetto, a testimonianza del ruolo cruciale del porto nello sviluppo complessivo della città.
L’intervento non si limita a una mera ristrutturazione superficiale, ma ambisce a una profonda trasformazione del tessuto urbano e alla rivitalizzazione di un’area storicamente marginale.
Il piano prevede una revisione completa dello spartitraffico centrale di via Crispi, con una sua riduzione e risagomatura mirate a fluidificare la circolazione e migliorare la sicurezza pedonale.
Parallelamente, è in programma la rifacimento del manto stradale e dei marciapiedi, rendendo il percorso più accessibile e fruibile.
Un elemento chiave è la realizzazione di una nuova rotatoria in prossimità di Piazza della Pace, destinata a decongestionare il traffico e a creare un punto di snodo funzionale.
L’opera di riconnessione si estende anche all’area portuale, con la creazione di un nuovo varco e la costruzione di una passerella pedonale, configurando un collegamento fisico e simbolico tra il porto e il tessuto urbano.
Quest’infrastruttura non solo faciliterà gli spostamenti, ma contribuirà a destrutturare l’immagine del porto come spazio isolato e ad integrarlo nel contesto cittadino.
L’obiettivo primario di questo progetto è quello di superare la tradizionale dicotomia tra città e porto, proponendo una visione integrata che ne riconosca l’interdipendenza funzionale e storica.
Il commissario straordinario Annalisa Tardino ha sottolineato come la riqualificazione del waterfront rappresenti un’opportunità irripetibile per promuovere una mobilità più sostenibile, migliorare la vivibilità urbana e riscoprire il profondo legame storico tra Palermo e il mare.
L’auspicio è che questa opera possa restituire al waterfront il ruolo di fulcro vitale della città, rendendolo uno spazio pubblico accogliente, accessibile e profondamente radicato nella comunità palermitana.
Il progetto mira a creare un nuovo paradigma di sviluppo urbano, in cui il porto non sia più percepito come un’entità separata, ma come parte integrante e valorizzante del patrimonio culturale e sociale della città.