lunedì 15 Settembre 2025
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Attacco alla Flotilla: Liguria chiede protezione per i soccorsi a Gaza.

L’attacco subito dalla Global Sumud Flotilla, una missione di soccorso umanitario diretta a Gaza, rappresenta una escalation preoccupante di intimidazione nei confronti di chi opera per alleviare le sofferenze di una popolazione martoriata.
Questo atto di violenza non si limita a minacciare la sicurezza dei volontari, ma incide profondamente sul diritto internazionale e sulla possibilità stessa di offrire assistenza umanitaria in contesti di conflitto.
È imperativo che la Regione Liguria, attraverso la Conferenza Stato-Regioni, agisca con decisione, sollecitando il Governo a definire protocolli di protezione concreti e vincolanti per coloro che partecipano a missioni umanitarie internazionali.

Non si tratta di un mero atto di cortesia, ma di un obbligo morale e legale.
La protezione di questi attivisti è intrinsecamente legata alla salvaguardia del diritto alla solidarietà, un pilastro fondamentale per la costruzione di un futuro di pace.
Auspichiamo che la maggioranza regionale dimostri coraggio e lungimiranza, appoggiando con fermezza un ordine del giorno che incarna questi principi.
Ignorare una simile iniziativa, come sottolinea il capogruppo del PD, Armando Sanna, significa voltare le spalle a un sentimento popolare diffuso e tangibile, testimoniato dalle manifestazioni di solidarietà e dai contributi concreti offerti dai cittadini.
La Regione deve assumersi la responsabilità di prendere posizione, definendo chiaramente i propri valori e il proprio impegno verso la tutela dei diritti umani.
Le parole del capogruppo della Lista Orlando Presidente, Gianni Pastorino, risuonano come un campanello d’allarme: l’escalation del conflitto in Medio Oriente, alimentata dalla fame come arma di guerra, rappresenta una minaccia concreta alla stabilità globale e solleva seri timori per l’insorgere di un conflitto ancora più ampio.

Questa strategia, che viola palesemente le convenzioni del diritto internazionale umanitario, non può rimanere impunita.
Selena Candia, rappresentante di AVS, riassume perfettamente l’urgenza della situazione, sottolineando che tutte le istituzioni, a livello locale e nazionale, hanno il dovere di proteggere la Flotilla e il suo equipaggio.
Ci aspettiamo, e siamo certi che possiamo ottenere, un segnale forte e inequivocabile da parte della Regione, un impegno concreto a difesa della dignità umana e del diritto alla solidarietà.

La sicurezza delle missioni umanitarie non è un problema secondario, ma una questione di civiltà, un indicatore della nostra capacità di agire con umanità e responsabilità nel mondo.

Un’azione decisa in questo contesto invia un messaggio potente: la solidarietà prevale, e la fame non sarà mai un’arma di guerra.

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