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Trapianto di fegato robotico: Modena all’avanguardia in Europa

Una pietra miliare per la chirurgia dei trapianti: il Policlinico di Modena all’avanguardia con un intervento robotico inedito in EuropaModena, 15 settembre – L’Emilia-Romagna si conferma laboratorio di eccellenza in campo sanitario, segnando un capitolo fondamentale nella storia dei trapianti con la prima operazione chirurgica in Europa interamente robotizzata per trapianto di fegato da donatore vivente.

L’intervento, eseguito presso il Policlinico di Modena, rappresenta un salto qualitativo significativo, non solo per la regione, ma per l’intera comunità medica europea, consolidando la leadership italiana in questo delicato settore.
L’innovazione si è concretizzata nell’utilizzo del sistema chirurgico Da Vinci, impiegato sia per la rimozione del fegato dal donatore, che per il successivo trapianto nel ricevente.

Un approccio mininvasivo che minimizza i traumi per entrambi i pazienti, amici di 50 anni residenti in un’altra regione, i quali hanno dimostrato una rapida e positiva ripresa post-operatoria, testimonianza dell’efficacia della tecnica.

Fino ad oggi, un simile approccio era stato adottato solo in contesti specialistici come Seoul e Riyadh, sottolineando l’unicità di questa iniziativa.

Durante la conferenza stampa, tenutasi in viale Aldo Moro, il professor Fabrizio Di Benedetto, direttore della Chirurgia Oncologica, Epatobiliopancreatica e Trapianti di Fegato del Policlinico, ha illustrato il significato strategico dell’intervento, affiancato dal presidente della Regione, Michele de Pascale, dall’assessore regionale alla Salute, Massimo Fabi, e dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena, Luca Baldino.
“Questo successo è il frutto di un impegno costante e di una visione lungimirante”, hanno dichiarato de Pascale e Fabi, sottolineando come l’operazione incarni l’impegno della regione verso un sistema sanitario pubblico capace di integrare tecnologie avanzate con competenze specialistiche, a beneficio di tutti i cittadini.
Il professor Di Benedetto ha enfatizzato come l’intervento coronamento di un percorso di ricerca e sviluppo pluridecennale, che riflette la vocazione del centro trapianti modenese, orientato all’innovazione e alla riduzione al minimo dell’invasività degli interventi chirurgici, con benefici tangibili sia per il donatore che per il ricevente.

Questa filosofia si traduce in cicli di recupero più rapidi, minor dolore e riduzione dei rischi di complicanze.

Il direttore Baldino ha definito l’operazione come un nuovo, importante traguardo per la chirurgia dei trapianti in Italia, un risultato che consolida la reputazione del Policlinico di Modena come centro di riferimento a livello nazionale e internazionale.
Il Centro Trapianti del Policlinico di Modena, attivo dal 2000, ha eseguito oltre 1.500 trapianti di fegato, affermandosi come un punto di riferimento per pazienti provenienti da tutta Italia.

L’introduzione della robotica, precedentemente applicata con successo nei trapianti di rene, testimonia la continua ricerca di soluzioni innovative per migliorare i risultati clinici e la qualità della vita dei pazienti.

L’esperienza accumulata permette ora di affrontare procedure sempre più complesse, aprendo nuove prospettive per il futuro della chirurgia dei trapianti.

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