25 luglio 2024 – 15:01
La diga di Place Moulin ha scongiurato una catastrofe nella Valpelline a seguito della frana morenica del 29 e 30 giugno, ma l’acqua del Buthier continua a raccogliere densi materiali, mentre la centrale Cva di Valpelline rimane ancora ferma. Il limo glaciale ha arrecato danni considerevoli ai circuiti di controllo e alle parti meccaniche delle quattro turbine suddivise in due gruppi che, insieme ai due alternatori, trasformano l’energia dell’acqua in elettricità. Attualmente, lavorano da 15 a 20 persone divise in turni, come spiegato dal direttore operativo Cva, l’ingegnere Lorenzo Artaz; tuttavia al momento non è possibile fare previsioni per il ripristino completo dell’impianto.La centrale di Valpelline è la più grande della Valle e produce circa 330 milioni di chilowattora all’anno. La frana causata dai temporali nella notte tra il 29 e il 30 giugno ha originato a oltre 2.700 metri di altitudine uno smottamento della cresta morenica appena sotto il rifugio Aosta, generando una voragine con un fronte largo 150 metri. I detriti morenici sono stati trasportati dalle acque del Buthier fino al lago formato dalla diga, modificando il colore dell’acqua che ora appare grigiastra per via del limo.Inoltre, il Buthier attraversando la frana continua a depositare materiale nel lago artificiale. La situazione attuale richiede un monitoraggio costante e interventi tempestivi per garantire la sicurezza dell’impianto idroelettrico e la stabilità ambientale della zona interessata dalla frana morenica.