lunedì 15 Settembre 2025
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Umbria, mobilitazione trasporti: la Regione ascolta e cerca soluzioni

La recente mobilitazione dei lavoratori del trasporto pubblico locale in Umbria solleva questioni cruciali che impongono un’attenta riflessione e un impegno concreto da parte delle istituzioni.
Il diritto allo sciopero, esercitato con sacrificio economico da parte dei lavoratori, rappresenta un segnale inequivocabile che richiede un ascolto attivo e rispettoso da parte della politica.
La nostra maggioranza regionale (Pd, M5s, Avs, Ud-Pp) si impegna a questo ascolto, ribadendo la massima disponibilità al dialogo e alla ricerca di soluzioni condivise che rispondano alle legittime preoccupazioni del personale.
L’attuale situazione, frutto di scelte amministrative pregresse, presenta una complessa eredità.

Abbiamo ereditato un dossier, avviato dalla precedente amministrazione di centrodestra, che si rivelava incompleto e in contrasto con la nostra visione politica orientata a un servizio di trasporto pubblico unitario, efficiente e stabile.
Le criticità riscontrate – la ripartizione in quattro lotti di gara per l’affidamento dei servizi di Tpl, la mancata approvazione del Piano di bacino e del nuovo sistema tariffario, le procedure di gara e il quadro di riferimento definiti dall’Agenzia Umbria mobilità – denunciano una gestione che, sebbene vincolata da termini procedurali imprescindibili, rischiava di compromettere la qualità del servizio e la tutela dei diritti dei lavoratori.
È innegabile che il quadro normativo di riferimento, derivante da direttive europee e guidato dall’Autorità di regolamentazione dei trasporti (Art), impone un equilibrio tra la necessità di garantire la concorrenza nel mercato e l’importanza di tutelare i diritti dei lavoratori.
Questa dicotomia, spesso percepita come un ostacolo alla piena tutela delle esigenze del personale, è una sfida che affrontiamo con determinazione, pur rimanendo consapevoli dei vincoli imposti dalla legislazione vigente.
Il nostro approccio si distingue per l’apertura al dialogo e la ricerca di soluzioni innovative.
A differenza delle pratiche del passato, abbiamo promosso un confronto unitario con tutte le organizzazioni sindacali, riconoscendo il valore della rappresentanza e della condivisione.
Una delle prime azioni concrete è stata la rimozione del vincolo di aggiudicazione sui lotti di gara, aprendo la strada a proposte unitarie e compatte sull’intero bacino umbro, nell’ottica di favorire l’integrazione e la coesione del servizio.

Al fine di garantire una maggiore equità retributiva e di premiare l’impegno del personale, stiamo valutando l’introduzione di una forma di contrattazione territoriale integrativa, volta a non lasciare indietro nessuno e a promuovere una distribuzione più equa delle risorse.
Riconosciamo, inoltre, l’importanza cruciale del trasporto pubblico per le famiglie e per la mobilità sostenibile.

Per questo motivo, abbiamo intensificato gli sforzi per incentivare l’utilizzo del servizio, rafforzando significativamente le borse di studio a disposizione di studentesse e studenti.
L’impegno economico regionale, pari a 7,69 milioni di euro per l’anno scolastico 2025-2026, con incrementi significativi per chi utilizza il trasporto pubblico, testimonia la nostra volontà di rendere strutturali queste agevolazioni.
Il diritto al lavoro dignitoso e la tutela dei lavoratori rimangono pilastri fondamentali del nostro impegno politico e istituzionale.
Restiamo aperti al confronto e pronti ad ascoltare le ragioni di chi sciopera, cercando di conciliare le esigenze di un servizio efficiente con la salvaguardia dei diritti fondamentali di chi lo rende possibile.

La ricerca di un equilibrio sostenibile è un percorso complesso, ma la nostra determinazione a perseguirlo rimane incrollabile.

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