Il suono vibrante della campanella non è solo un annuncio di inizio anno scolastico, ma una dichiarazione di resilienza e speranza per le comunità segnate dal sisma 2016-2017.
Guido Castelli, commissario straordinario alla ricostruzione, lo sottolinea, riconoscendo in questo momento un simbolo tangibile della ripresa di un territorio profondamente provato.
Restituire ai giovani luoghi di apprendimento sicuri e all’avanguardia rappresenta un investimento strategico nel futuro, un atto di giustizia che va oltre il diritto allo studio, rafforzando l’identità e l’anima delle comunità che hanno subito la ferita del terremoto.
L’impegno finanziario è considerevole: 1,5 miliardi di euro destinati a 455 interventi su istituti scolastici nel cratere sismico.
Un’accelerazione cruciale è garantita dall’accordo quadro che mira a tradurre rapidamente progetti in cantieri operativi.
Tra le opere più significative, spiccano la scuola elementare Quintino Majorana di Rieti e il Polo scolastico di Norcia, quest’ultimo un progetto da 23 milioni di euro che ambisce a diventare un punto di riferimento per l’intero territorio.
L’avvio dell’anno scolastico è segnato dalla riapertura di scuole emblematiche, restituite alla comunità con un rinnovato valore simbolico.
L’Itts Eustachio Divini di San Severino Marche, la nuova Fornaci Cola di Teramo intitolata a Luca Tancredi, e più recentemente l’istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino, con i suoi 15 milioni di euro di investimento, sono testimonianze concrete della tenacia e della determinazione nel ricostruire.
L’istituto Betti, in particolare, si distingue per un approccio pedagogico innovativo, grazie alla partnership con l’Andrea Bocelli Foundation.
Il progetto prevede la creazione di spazi dedicati alla musica, all’arte e alle tecnologie digitali, configurando la scuola come un vero e proprio laboratorio di creatività e un centro di eccellenza per la formazione dei giovani.
La presenza di Veronica Berti e Laura Biancalani, rispettivamente vicepresidente e direttrice generale della Fondazione, sottolinea l’importanza di questa sinergia.
Castelli ha inoltre richiamato l’attenzione sulle misure di supporto alla continuità didattica, evidenziando la flessibilità concessa sui vincoli di formazione delle classi e l’assegnazione di risorse dedicate all’organico sisma fino al 2028-29.
Un impegno pluriennale volto a garantire stabilità e qualità nell’offerta formativa.
Il commissario ha concluso con un messaggio di speranza, rivolto a tutti gli studenti, con un pensiero speciale per i bambini e le bambine cresciuti nelle strutture di emergenza, le Sae, che oggi, con la riapertura delle scuole, incarnano il futuro e rappresentano i veri artefici della ricostruzione, testimoni silenziosi ma eloquenti di una comunità che rinasce dalle proprie ceneri.
La scuola, in questo contesto, non è solo un edificio, ma un potente motore di ripartenza, un luogo di crescita e di speranza per le generazioni future.