Il Consiglio Regionale della Liguria ha voluto onorare la memoria di Matteo Franzoso, promettente sciatore genovese e membro della nazionale italiana, con un momento di raccoglimento e silenzio.
La perdita, avvenuta in circostanze tragiche a Santiago del Chili, dove l’atleta ha perso la vita a seguito di un grave incidente durante un allenamento sulla pista di La Parva, ha colpito profondamente la comunità sportiva e l’intera regione.
Oggi, Matteo avrebbe compiuto 25 anni, un traguardo segnato dalla prematura interruzione di una carriera brillante e di una vita ricca di potenzialità.
L’eco di questa perdita, che risuona ben al di là dei confini liguri, sottolinea la fragilità della condizione umana, soprattutto quando si affrontano le sfide estreme dello sport agonistico.
La pista di La Parva, rinomata per la sua bellezza e le sue difficoltà tecniche, è diventata il teatro di una tragedia che pone interrogativi sulla sicurezza delle competizioni e sull’importanza di protocolli rigorosi per la prevenzione di incidenti.
Il Presidente del Consiglio Regionale, Stefano Balleari, in un’emotiva dichiarazione in aula, ha espresso il profondo dolore per la perdita di un ragazzo “che aveva davanti a sé un intero futuro”.
La scomparsa di Matteo non è solo una perdita per la sua famiglia e i suoi amici, ma anche per l’Italia, che perdeva un talento emergente, capace di portare lustro al nostro paese nelle competizioni internazionali.
La carriera di Franzoso, seppur breve, era stata caratterizzata da costanti progressi e da una notevole determinazione.
Le Fiamme Gialle, corpo militare che lo aveva supportato e formato, piangono un atleta di grande valore umano e sportivo.
Questo tragico evento invita a riflettere sull’equilibrio delicato tra la ricerca dell’eccellenza sportiva e la tutela della vita umana.
L’eredità di Matteo Franzoso non sarà solo quella di un talento perduto, ma anche un monito a vigilare costantemente sulla sicurezza degli atleti e a promuovere una cultura sportiva improntata al rispetto e alla responsabilità, dove la passione non prevalga mai sulla prudenza e sulla salvaguardia della vita.
Il suo ricordo, vivido e doloroso, resterà un simbolo di promesse spezzate e un invito a onorarlo attraverso un impegno concreto per la sicurezza nello sport.