Durante l’incontro con Benyamin Netanyahu a Mar-a-Lago, Donald Trump ha rivolto pesanti critiche a Kamala Harris, definendo le sue dichiarazioni dopo il colloquio con Bibi come “irrispettose di Israele”. In un’uscita polemica, Trump ha espresso perplessità sul fatto che una persona di fede ebraica possa votare per Harris, lasciando intendere un presunto tradimento delle proprie radici. Con tono deciso, il magnate ha denunciato la presenza di figure incompetenti al comando del Paese, identificando nella vicepresidente la peggiore rispetto a Biden. Sottolineando un’eventuale vittoria alle elezioni future come soluzione ai problemi esistenti, Trump ha prospettato un rapido ritorno all’ordine in caso di successo e temuto scenari bellici devastanti nel Medio Oriente e oltre in caso di sconfitta.La campagna del tycoon non è stata da meno nelle dichiarazioni successive all’incontro, assicurando che Trump si impegnerà per riportare la pace in Medio Oriente qualora tornasse alla Casa Bianca e combatterà attivamente l’antisemitismo per prevenirne la diffusione nei campus universitari statunitensi. Questo impegno contro ogni forma di discriminazione religiosa e il perseguimento della stabilità geopolitica nella regione sono apparsi come punti cardine della strategia politica delineata dalla squadra di Trump in vista delle prossime sfide elettorali.
“Trump critica Harris: promette pace in Medio Oriente”
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