Il trionfo dell’innocenza: l’assoluzione di Graziano Cimadom e il futuro incerto dopo il crollo del suo impero imprenditoriale

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27 luglio 2024 – 09:20

Graziano Cimadom, uomo di 73 anni dall’aspetto contento ma con un sorriso che nasconde una profonda rabbia per il fallimento del suo sogno imprenditoriale, è stato recentemente assolto dal giudice del tribunale di Ivrea, Andrea Cavoti. La sentenza è stata emessa ieri e ha rappresentato un momento di svolta per l’ex imprenditore rampante. Fondatore nel lontano 1993 e successivamente presidente di Manitalidea Spa, azienda leader nel settore del facility management con sede nelle ex fonderie Olivetti a Ivrea, Cimadom ha vissuto i fasti dell’azienda che in passato contava oltre sei mila dipendenti e generava milioni di euro di fatturato.La vicenda giudiziaria che ha coinvolto Cimadom riguardava reati tributari: la procura di Ivrea aveva chiesto una condanna a 1 anno e 5 mesi per presunti illeciti legati alla dichiarazione dei redditi. In particolare, si contestava all’imprenditore di aver utilizzato crediti d’imposta inesistenti per attività di Ricerca e Sviluppo per un ammontare di circa 3 milioni di euro tra il 2018 e il 2019. Inoltre, era stata sollevata l’accusa dell’indebito utilizzo del bonus Renzi destinato ai dipendenti per un importo pari a 669 mila euro.Nonostante le difficoltà legali, Cimadom aveva progettato un ambizioso piano per Manitalidea: integrare digitalmente tutti i processi interni dell’azienda e trasformare il castello medievale di Parella in un laboratorio all’avanguardia tecnologica denominato Vistaterra. Questo progetto avrebbe conferito all’azienda una nuova dimensione, orientata verso un modello turistico sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale.Il declino dell’impero imprenditoriale di Cimadom era stato accelerato da una pesante multa inflitta dall’Antitrust per presunte pratiche anticoncorrenziali nel settore delle pulizie negli uffici pubblici. Tuttavia, nel corso degli anni successivi l’imprenditore è riuscito a dimostrare la sua innocenza: nel 2023 il Consiglio di Stato ha annullato la sanzione inflitta e Cimadom è stato scagionato anche dalle accuse penali mosse nei suoi confronti.Oggi, al termine del processo che lo ha visto protagonista, Graziano Cimadom esce dal tribunale accanto al suo avvocato Vittorio Maria Rossini con un misto di sollievo e amarezza. “Finalmente è fatta giustizia”, commenta con voce ferma. “Il merito va al mio avvocato, il migliore al mondo.” Tuttavia, nonostante l’assoluzione ottenuta, l’amara consapevolezza che l’azienda da lui fondata non esiste più lo accompagna mentre guarda al futuro incerto che lo attende dopo la liquidazione dell’impero che aveva creato con tanto impegno e passione.

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