martedì 16 Settembre 2025
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Tragico infortunio sul lavoro: muore Stefano Bottaro

Un tragico infortunio sul lavoro ha spezzato la vita di Stefano Bottaro, sessantunenne residente a Vigonovo, nella serata di ieri.

L’evento, avvenuto attorno alle ore 19:45 in un’area industriale della frazione Tombelle, ha visto la vittima, pur in età pensionabile, impegnata in un’attività lavorativa occasionale.

La dinamica, ancora in fase di ricostruzione da parte delle autorità competenti, ha visto il transpallet a batteria, custodito sul cassone di un camion, improvvisamente collassare, travolgendo l’uomo con conseguenze fatali.

L’impatto ha reso necessario l’intervento tempestivo del Suem (Servizio di Urgenza e Emergenza Medica), che ha fornito le prime cure sul posto.
La gravità delle lesioni ha immediatamente reso evidente la necessità di un trasporto d’urgenza in un centro ospedaliero specializzato.

L’elicottero del 118, dispiegato per garantire la massima velocità, ha trasferito Stefano Bottaro all’ospedale dell’Angelo di Mestre.
Nonostante gli sforzi del personale medico, le ferite si sono rivelate incompatibili con la vita e il decesso è stato purtroppo inevitabile.

Questo incidente solleva interrogativi cruciali sulla sicurezza sul lavoro, in particolare in contesti industriali dove coesistono attività occasionali e personale con diverse competenze e livelli di esperienza.
L’età del lavoratore coinvolto, sebbene in pensione, sottolinea la crescente tendenza di molti anziani a integrare il reddito con impieghi saltuari, spesso caratterizzati da condizioni di lavoro meno regolamentate e da una minore supervisione.

La ricostruzione degli eventi sarà cruciale per accertare eventuali negligenze o mancanze nelle procedure di sicurezza che potrebbero aver contribuito all’accaduto.

Si pone l’attenzione sulla corretta movimentazione e stoccaggio dei materiali, sulla formazione e l’addestramento del personale, e sulla verifica periodica delle attrezzature.

L’episodio, riportato dal Gazzettino e confermato dall’Ulss 3, rappresenta un macigno per la comunità locale e riaccende il dibattito sull’importanza di garantire ambienti di lavoro sicuri e tutelati, a prescindere dalla natura del contratto e dall’età del lavoratore.
La tragedia pone anche l’urgenza di una riflessione più ampia sulla necessità di supportare i pensionati che scelgono di rimanere attivi nel mondo del lavoro, assicurando loro una formazione adeguata e un ambiente protetto.

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