mercoledì 17 Settembre 2025
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De Laurentiis e Napoli, udienza preliminare: presunto falso in bilancio.

L’udienza preliminare, fissata per il 2 ottobre dinanzi al giudice unico preliminare (GUP) di Roma, segna una tappa cruciale nel procedimento giudiziario che coinvolge Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, e che solleva interrogativi significativi sulla trasparenza delle operazioni finanziarie del club partenopeo.

L’accusa, sostenuta dai magistrati Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, converge su un presunto schema di manipolazione dei bilanci societari, contestato per il triennio 2019-2021.

Il cuore della vicenda ruota attorno a due trasferimenti di calciatori che, secondo l’accusa, sarebbero stati oggetto di una contabilizzazione artificiosa per gonfiare i profitti dichiarati.

Si tratta della cessione del difensore greco Kostas Manolas alla Roma nell’estate del 2019 e dell’acquisizione dell’attaccante nigeriano Victor Osimhen dal Lille nel 2020.
Le operazioni, nel complesso, hanno generato un notevole flusso finanziario, rendendo la loro corretta rappresentazione contabile di primaria importanza.
La contestazione di reato è quella di falso in bilancio, un’ipotesi particolarmente grave che mira a tutelare la correttezza dell’informazione finanziaria, essenziale per gli investitori, gli azionisti e per la stessa stabilità del sistema economico.
La manipolazione dei bilanci, infatti, può alterare la percezione della solidità finanziaria di una società, inducendo decisioni basate su dati non veritieri e creando potenziali rischi per l’intera comunità finanziaria.

Oltre al presidente De Laurentiis, la richiesta di rinvio a giudizio riguarda la stessa società calcistica del Napoli, un aspetto che amplia la portata dell’indagine e solleva interrogativi sulla responsabilità collettiva all’interno del club.

A completare il quadro, è stato coinvolto Andrea Chiavelli, figura dirigenziale di spicco e braccio destro del presidente, la cui posizione è centrale nella ricostruzione degli eventi e delle dinamiche interne all’organizzazione.

Il processo che si appresta ad iniziare rappresenta una sfida per il sistema giudiziario sportivo e finanziario italiano, e il suo esito potrebbe avere ripercussioni significative non solo per gli individui coinvolti, ma anche per l’immagine e la credibilità del calcio italiano nel suo complesso.

L’indagine mette in luce la crescente attenzione verso la trasparenza e la correttezza delle operazioni finanziarie nel mondo del calcio, un ambito spesso caratterizzato da flussi economici ingenti e da complesse dinamiche di mercato.

La necessità di garantire una gestione finanziaria impeccabile e di rispettare scrupolosamente le normative contabili si pone, quindi, come imperativo per tutte le società sportive, al fine di preservare l’integrità del sistema e la fiducia degli stakeholder.

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