sabato 20 Settembre 2025
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Fisco al Sud: Pressione Asfissiante, Reggio Calabria in Testa

Il peso del fisco nel Sud Italia: un’analisi disomogenea tra province e territoriUn recente studio condotto dall’Osservatorio sul Fisco della CNA, con riferimento al 2024, mette in luce una marcata disomogeneità nella pressione fiscale che grava sulle piccole e medie imprese italiane, con il Sud che emerge come area più penalizzata.

L’analisi, che definisce il “tax free day” come la data in cui l’impresa può finalmente destinare i propri guadagni a scopi personali dopo aver coperto gli oneri fiscali, rivela come le province calabresi si collochino in una posizione svantaggiosa all’interno di questo quadro nazionale.

Reggio Calabria si distingue come provincia con la maggiore incidenza fiscale (54.4%), un dato che riflette una complessiva difficoltà per le imprese locali nel trattenere una quota significativa dei propri ricavi.
Contrariamente, Catanzaro si posiziona con la pressione fiscale più bassa tra le province calabresi (52.3%), sebbene rimanga comunque elevata rispetto alla media nazionale.

Questa disparità territoriale non è un fenomeno isolato, ma si inserisce in una tendenza più ampia che vede i territori meridionali penalizzati rispetto a quelli settentrionali, dove l’aliquota fiscale è generalmente più favorevole.
L’indagine ha esaminato una tipica impresa individuale, con un laboratorio artigianale di 350 mq e un negozio di 175 mq, stimando un valore immobiliare complessivo di 500.000 euro, ricavi annuali di 431.000 euro e un reddito d’impresa di 50.000 euro.
Questo scenario permette di contestualizzare l’impatto delle imposte, che pesano in modo significativo sulla capacità di investimento e di crescita delle piccole realtà imprenditoriali.
A livello regionale, il “tax free day” varia sensibilmente: a Reggio Calabria si raggiunge il 17 luglio (167 giorni), a Crotone il 17 luglio, a Cosenza anch’esso il 17 luglio, a Vibo Valentia si anticipa al 11 luglio, mentre Catanzaro offre un leggero sollievo, con il “tax free day” fissato al 17 luglio.
La provincia di Vibo Valentia si distingue per il tax rate più basso (52.6%), mentre Reggio Calabria si posiziona in 95esima posizione nella classifica nazionale.
Questi dati non sono solamente numeri astratti, ma riflettono una realtà concreta: l’impatto di un’alta pressione fiscale sulla competitività e sulla sostenibilità delle imprese.

Come sottolinea il presidente della CNA Calabria, Giovanni Cugliari, “Con questi numeri è difficile fare impresa”.

La mancanza di servizi di qualità, spesso associata a un’elevata tassazione, crea un circolo vizioso che ostacola lo sviluppo economico e sociale delle regioni meridionali.

L’intervento di politiche mirate all’alleggerimento del carico fiscale e al miglioramento dell’efficienza dei servizi pubblici rappresenta, pertanto, una priorità imprescindibile per promuovere la crescita e l’equità territoriale.
L’analisi suggerisce che la divergenza fiscale non è solo una questione di aliquote, ma anche di come queste vengono applicate e percepite dalle imprese.
La complessità del sistema tributario, la mancanza di trasparenza e l’inefficienza nella gestione delle risorse pubbliche contribuiscono ad aumentare il senso di frustrazione e di sfiducia da parte degli imprenditori, penalizzando ulteriormente la loro capacità di contribuire al benessere collettivo.

Un ripensamento radicale del sistema fiscale, orientato alla semplificazione, alla trasparenza e all’equità, si rende dunque necessario per liberare il potenziale di crescita del Paese e ridurre le disparità territoriali.

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