mercoledì 17 Settembre 2025
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Castel Volturno, ricerche subacqueo scomparso: angoscia nella comunità.

La comunità di Castel Volturno, Caserta, è appesa con angoscia all’evolversi delle operazioni di ricerca di un subacqueo di 66 anni, proveniente da Torre del Greco, scomparso nella mattinata di ieri durante una sessione di pesca all’arenicola.
La tragedia si è verificata in un tratto costiero caratterizzato da una topografia sottomarina complessa, una fascia di scogliere dove la profondità varia considerevolmente, oscillando tra un metro e mezzo e, in alcuni punti, raggiungendo i tre metri.

La pesca all’arenicola, una pratica seppur tradizionale, richiede una specifica competenza e conoscenza del fondale, spesso insidioso e disseminato di piccole depressioni, vere e proprie “fosse” che possono rappresentare un pericolo per i subacquei inesperti o per coloro che, come in questo caso, affrontano imprevisti condizioni fisiche.
Si ipotizza, con crescente probabilità, che il sub abbia subito un malore improvviso mentre era sommerso, rendendo impossibile la risalita e portando al tragico evento.

Le operazioni di ricerca, incessantemente proseguite per quasi 24 ore, coinvolgono un coordinamento complesso e intensivo di risorse.
La Guardia Costiera, con la sua flotta di natanti altamente specializzati, pattuglia costantemente l’area, mentre un elicottero sorvola la zona, ampliando il raggio visivo e fornendo un supporto aereo cruciale.
I Vigili del Fuoco, con la loro esperienza in recuperi in mare, si integrano nelle attività di ricerca, mentre la Polizia di Stato contribuisce a garantire la sicurezza e a gestire la situazione.

A innescare l’allarme, e quindi l’attivazione massiccia dei soccorsi, è stato proprio l’amico del sub scomparso, testimone diretto della scomparsa.
La sua testimonianza, descrivendo la perdita di contatto con il compagno di pesca e la percezione immediata di una situazione di grave pericolo, ha dato il via a una corsa contro il tempo per tentare di rintracciare l’uomo e portare a termine le ricerche.
L’evento solleva, inoltre, interrogativi sulla sicurezza delle attività subacquee in aree a forte rischio, sottolineando l’importanza di una preparazione adeguata, di una conoscenza approfondita del fondale e dell’impiego di dispositivi di sicurezza all’avanguardia.

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