30 luglio 2024 – 02:45
Un giovane dall’aspetto minaccioso e provocatorio, indossa una camicia lucida decorata con teschi bianchi, che si contrappone al suo ciuffo di capelli tirato all’indietro su una testa rasata. Inizialmente nervoso e agitato, gesticola in modo frenetico mentre si avvicina a uno studente casualmente incontrato durante una notte nel quartiere San Salvario a Torino. La sua compagnia è composta da amici militanti di CasaPound, distanti solo un metro da lui e accompagnati da un pitbull.La situazione precipita improvvisamente in un attimo: il braccio del giovane aggressore si muove con velocità sorprendente, colpendo con violenza il volto dell’inconsapevole studente con cui ha appena scambiato poche parole. Il bicchiere che l’aggressore tiene in mano si frantuma contro la faccia della vittima, causandogli gravi lesioni. Nonostante la giovane età (23 anni) e l’assenza di precedenti penali, il ragazzo proveniente da Roma e legato a CasaPound viene incriminato dalla pm Chiara Molinari per lesioni aggravate e l’utilizzo del bicchiere come arma.Mentre le lancette segnano le tre passate della notte, le volanti della polizia giungono sul luogo del crimine sotto la pressione degli amici dell’aggressore che urlano di fuggire. Tuttavia, grazie alle testimonianze raccolte dagli agenti sul campo, l’aggressore viene rintracciato nelle vicinanze camminando per una strada adiacente al locale.Le motivazioni politiche dietro all’aggressione rimangono oscure: cosa ha spinto il giovane da Roma a recarsi a Torino? Afferma di essere venuto per ritrovare alcuni amici, ma la verità appare sfuggente in mezzo alla confusione generale che circonda questo episodio violento.