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Aosta per Gaza: Presidio CGIL per Pace e Aiuti Umanitari

Venerdì 19 settembre, dalle ore 17:00 alle 18:30, Piazza Arco d’Augusto ad Aosta si animerà di una mobilitazione civile volta a sollecitare un’immediata cessazione delle operazioni militari in corso a Gaza City e a garantire l’accesso sicuro e ininterrotto di aiuti umanitari alla popolazione civile intrappolata.
L’iniziativa, promossa dalla CGIL Valle d’Aosta, si configura come un atto di profonda preoccupazione e di urgente richiamo alla responsabilità internazionale.
Il presidio non si limita a chiedere la fine delle ostilità, ma si inserisce in una riflessione più ampia e strutturale sulle dinamiche geopolitiche e sulle implicazioni etiche del conflitto israelo-palestinese.
La CGIL, in particolare, intende contestare la logica degli accordi commerciali e militari con lo Stato di Israele, ritenuti complici di una situazione che perpetua la violenza e aggrava le sofferenze della popolazione civile palestinese.
L’obiettivo primario è l’attivazione di corridoi umanitari che permettano l’afflusso di beni di prima necessità, assistenza medica e supporto psicologico a chi versa in condizioni di estrema vulnerabilità.

Si auspica, inoltre, un’azione diplomatica concertata per favorire un dialogo costruttivo che porti a una soluzione politica duratura e giusta per entrambe le parti.

La mobilitazione rappresenta un appello alla coscienza collettiva, un invito a superare le narrazioni semplificate e a riconoscere la complessità del conflitto.
Si tratta di un gesto di solidarietà verso il popolo palestinese, che subisce da decenni le conseguenze di un’occupazione illegale e di una situazione di instabilità che nega i diritti fondamentali.

La CGIL Valle d’Aosta, forte della propria storia di impegno sociale e di difesa dei diritti dei lavoratori, invita con forza tutte le cittadine e i cittadini, le associazioni, i movimenti sociali e le realtà del terzo settore a partecipare attivamente al presidio, affiancando la richiesta di pace, giustizia e riconoscimento dello Stato della Palestina, come passo fondamentale verso una convivenza pacifica e duratura nella regione.
Si incoraggia una partecipazione consapevole, sostenuta da un’informazione accurata e indipendente, per comprendere le radici profonde del conflitto e contribuire a costruire un futuro di speranza e di rispetto reciproco.

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