L’area di Roma Termini, nodo cruciale della viabilità e accoglienza turistica, si configura come un terreno fertile per l’esercizio illegale di attività di trasporto persone.
L’azione costante delle forze dell’ordine locali, impegnate in un’incessante attività di controllo e contrasto, mira a garantire la regolarità del servizio e a tutelare gli operatori che operano nel rispetto della legge.
Recentemente, un episodio particolarmente grave ha messo in luce la persistenza e l’escalation di comportamenti illegali e la preterintenzionalità di chi li perpetra.
Un uomo di 59 anni, gravato da precedenti penali e recidivo in materia di abusi di attività professionale, è stato arrestato a seguito di una serie di accertamenti svolti in tempi ravvicinati.
Il soggetto, inizialmente intercettato in prossimità di via Magenta, tentava di eludere un controllo, caricando passeggeri a bordo di un veicolo non autorizzato al servizio di taxi.
L’azione, oltre a costituire una violazione amministrativa e penale, evidenziava una deliberata volontà di sottrarsi all’autorità e di perpetrare l’attività illecita a dispetto delle sanzioni precedentemente inflitte.
Conseguentemente, il veicolo è stato sottoposto a sequestro e la patente di guida ritirata, misure volte a impedire la prosecuzione dell’attività abusiva e a garantire la sicurezza pubblica.
Nonostante le azioni repressive, il conducente ha dimostrato una pericolosa determinazione, riprendendo l’attività illecita poche ore dopo, in Piazza dei Cinquecento, mentre era intento a caricare bagagli di turisti sul veicolo già sequestrato.
Il tentativo di proseguire nell’attività abusiva, in flagrante violazione dei sigilli, si è trasformato in un episodio di grave violenza nei confronti degli agenti di polizia.
Il soggetto, reagendo con veemenza all’intervento delle forze dell’ordine, ha brandito un martello e ha danneggiato il veicolo sequestrato, manifestando un’aggressività inaccettabile e un totale disprezzo per le istituzioni.
L’uomo è stato arrestato con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, violazione dei sigilli del veicolo sequestrato, guida senza patente (già revocata) e ripristino di un’attività illegale.
L’episodio sottolinea l’urgenza di un approccio sinergico e di una maggiore intensificazione dei controlli, non solo per contrastare l’illegalità, ma anche per prevenire comportamenti violenti e garantire un ambiente sicuro per i cittadini e i turisti.
I dati relativi ai controlli effettuati dai caschi bianchi evidenziano un quadro allarmante: oltre 7.000 controlli su taxi e Ncc hanno permesso di rilevare quasi 900 illeciti, a riprova della diffusa e radicata presenza di attività abusive nel settore del trasporto persone.
Questo fenomeno non solo danneggia l’immagine della città, ma sottrae risorse economiche al settore legale e mette a rischio la sicurezza dei passeggeri.