Un’indagine complessa e articolata, condotta dal Gruppo Carabinieri Forestale di Pavia, ha portato alla luce un’organizzazione volta alla gestione abusiva di rifiuti speciali nel territorio pavese e in aree limitrofe.
L’operazione, coordinata dalla sostituta procuratore Valentina Terrile, ha visto il coinvolgimento di diverse imprese e ha portato a perquisizioni e sequestri mirati, rivelando un quadro preoccupante di pratiche illecite.
Al centro dell’inchiesta figurano i rappresentanti legali di Cossali Group Srl e Impresa Cossali srl, società individuate come nodi centrali in una rete di gestione non autorizzata di rifiuti.
L’attività investigativa, scaturita da un’allarmante segnalazione inoltrata dal Comune di Dorno e da successive verifiche condotte dal nucleo Carabinieri Forestale di Mortara, con il supporto cruciale del personale dell’ARPA Lombardia, dei Dipartimenti territoriali di Lodi e Pavia, ha portato a estendere le indagini anche ad aziende esterne.
Le perquisizioni hanno interessato Engineering 2K SPA, con sede ad Assago (Milano), e Tecnostrade Srl di Treviglio (Bergamo).
Queste società, coinvolte in qualità di imprese esecutrici e subappaltatrici per i lavori del nuovo polo logistico di Gropello Cairoli, risultano essere parte integrante del sistema di gestione abusiva.
L’importanza di queste aziende evidenzia come l’illecito si sia esteso oltre i confini amministrativi delle aziende direttamente coinvolte.
L’indagine ha portato all’identificazione di un deposito non autorizzato di rifiuti inerti, il cui impiego, presumibilmente, ha violato le normative ambientali vigenti.
Particolare rilevanza assume il campionamento effettuato sia all’interno del cantiere del polo logistico, che in un’area agricola adibita a sito di stoccaggio, con l’obiettivo di quantificare e caratterizzare i rifiuti ivi presenti, al fine di accertare l’entità del danno ambientale.
L’operazione sottolinea la crescente attenzione delle forze dell’ordine e degli enti di controllo verso le pratiche illegali che danneggiano il territorio e compromettono la salute pubblica.
La collaborazione tra Carabinieri Forestale, ARPA Lombardia e Dipartimenti territoriali testimonia l’importanza di un approccio sinergico per contrastare efficacemente i reati ambientali, sempre più sofisticati e transnazionali.
Le indagini proseguono per accertare l’estensione geografica e temporale dell’organizzazione criminale, nonché per identificare eventuali ulteriori responsabili coinvolti.
L’inchiesta pone anche interrogativi sulla complessità del controllo delle attività economiche ed infrastrutturali, e sulla necessità di rafforzare i meccanismi di prevenzione e vigilanza per tutelare l’ambiente e il bene comune.