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Protesta e Legalità: Un Equilibrio per la Democrazia.

La libertà di espressione, incarnata nel diritto di manifestare, rappresenta un pilastro fondamentale di ogni democrazia matura.
Tuttavia, l’esercizio di tale diritto non può, né deve, configurarsi come una licenza per eludere i principi cardine della convivenza civile e per sovvertire l’ordine pubblico.
L’incitamento alla violenza, l’aggressione a figure istituzionali – siano essi rappresentanti delle forze dell’ordine o operatori dell’istruzione – costituiscono una profonda e inaccettabile frattura con i valori fondanti del nostro sistema politico.
Il diritto di protesta, intrinsecamente legato alla ricerca di cambiamento e all’espressione di dissenso, è un diritto, non un privilegio.

Esso implica una responsabilità reciproca: quella di chi manifesta, di esprimere le proprie ragioni in maniera pacifica e costruttiva, e quella dello Stato, di garantire la sicurezza di tutti e di proteggere la libertà di espressione, assicurando al contempo che questa non si traduca in un’esautorazione del potere di controllo e di gestione dell’ordine pubblico.
La trasformazione di una legittima protesta in un episodio di violenza non solo inficia la credibilità del messaggio che si intende veicolare, ma erode anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche e nel loro corretto funzionamento.
Un’azione violenta, per quanto motivata da un profondo senso di ingiustizia o frustrazione, non contribuisce al progresso sociale, ma alimenta un clima di tensione e di sospetto che rende più difficile la ricerca di soluzioni condivise.
È imperativo comprendere che la democrazia non si riduce alla mera possibilità di esprimere opinioni divergenti, ma include anche il rispetto delle regole che ne disciplinano l’esercizio.

La pacifica convivenza civile si fonda sulla capacità di dialogare, anche quando le posizioni sono contrapposte, e sulla volontà di trovare un terreno comune per il bene collettivo.

La violenza, in qualsiasi forma si manifesti, nega questa possibilità e apre la strada a derive autoritarie.
La distinzione tra legittima protesta e atti violenti non è un dettaglio formale, ma un elemento cruciale per la salvaguardia della democrazia.
La tutela del diritto di manifestare non può mai giustificare l’impunità per comportamenti che mettono a rischio l’incolumità delle persone e la stabilità delle istituzioni.

È un imperativo morale e giuridico difendere con fermezza i principi di legalità e di rispetto reciproco, garantendo al contempo che ogni cittadino possa esercitare la propria voce in maniera libera e responsabile.

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