Pavia 1525: un crocevia di destini e un trionfo artisticoIl Castello Visconteo di Pavia si appresta a divenire un palcoscenico eccezionale, ospitando dal 19 settembre 2024 all’11 gennaio 2026 una mostra di portata storica e artistica: “Pavia 1525: le arti nel Rinascimento e gli arazzi della battaglia”.
L’evento, fulcro delle celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della cruciale Battaglia di Pavia, si configura come un’immersione nella cultura e nell’estetica del XVI secolo, offrendo una prospettiva inedita su un momento cardine per l’Europa.
Il fulcro incontrastato della mostra è rappresentato dai sette monumentali arazzi, concessi grazie a una collaborazione prestigiosa con il Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Questi straordinari tessuti, frutto dell’ingegno fiammingo tra il 1528 e il 1531, non sono semplici rappresentazioni di un evento bellico, ma veri e propri documenti storici e artistici, capaci di narrare con vivido realismo lo scontro decisivo che vide l’Imperatore Carlo V trionfare sul Re di Francia Francesco I.
La loro ricomposizione a Pavia, dopo secoli trascorsi altrove, costituisce un’occasione unica, come ha sottolineato il sindaco Michele Lissia, permettendo alla città di rivivere un patrimonio culturale di inestimabile valore, spesso relegato ai libri o visibile solo in contesti distanti.
I dettagli minuziosi raffigurati negli arazzi hanno, nel corso dei secoli, fornito elementi chiave per la ricostruzione di aspetti altrimenti perduti della battaglia, contribuendo a una comprensione più profonda di dinamiche militari, sociali e politiche dell’epoca.
Il trasferimento di opere così delicate e imponenti è stato descritto dal direttore di Capodimonte, Heike Schmidt, come un’operazione complessa, paragonabile a una “grande esercitazione militare”.
L’impegno profuso testimonia l’importanza di restituire questi capolavori al contesto originario, riconoscendo a Pavia un ruolo fondamentale nella loro storia e significato.
La mostra, tuttavia, non si limita a celebrare gli arazzi.
Un percorso museale ampio e articolato accoglie opere di artisti di spicco del Rinascimento, tra cui Leonardo da Vinci, Pietro Perugino, Bernardino Bergonzone e Francesco Zenale.
Questi capolavori si integrano con il polittico della Certosa di Pavia e il coro ligneo di San Marino, ampliando il respiro della narrazione storica e artistica.
L’esposizione non vuole essere semplicemente una retrospettiva, ma un’indagine sulle intersezioni tra potere, arte e società nel Rinascimento italiano, con particolare attenzione al ruolo di Pavia come importante centro culturale e strategico.
Il progetto, promosso dai Musei Civici e dal Comitato del Cinquecentenario, gode del generoso sostegno di istituzioni culturali di primaria importanza: Fondazione Cariplo, Fondazione Monte di Lombardia, Fondazione Bracco e Intesa Sanpaolo, confermando l’importanza strategica dell’evento per il panorama culturale nazionale e internazionale.
“Pavia 1525” si presenta dunque come un’opportunità imperdibile per esplorare un capitolo fondamentale della storia europea e ammirare capolavori che testimoniano il genio artistico del Rinascimento.