mercoledì 17 Settembre 2025
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Laura Santi, un passo avanti per il diritto al fine vita in Umbria.

Il ricordo di Laura Santi, giornalista spentasi a causa della sclerosi multipla progressiva dopo aver scelto il percorso del suicidio medicalmente assistito, si fa ancora più vivo con la presentazione ufficiale della raccolta di quasi 5.000 firme a sostegno della legge regionale di iniziativa popolare “Liberi subito” sul diritto al fine vita, depositata presso l’Assemblea legislativa dell’Umbria.

Questo traguardo, frutto di un impegno civico intenso, segna un momento cruciale nel dibattito italiano sulla libertà di scelta e la dignità nell’affrontare la fine della vita.
Davanti a Palazzo Cesaroni, i responsabili dell’Associazione Luca Coscioni, compagni di battaglia di Laura Santi, hanno incontrato la stampa per ripercorrere il percorso che ha portato a questo risultato storico.

Matteo Mainardi ha sottolineato come l’Umbria si collochi come diciannovesima regione ad aver avviato questa procedura, con il Trentino pronto a seguire, aprendo così la strada a un confronto su scala nazionale.
Secondo Gianluca Cappato, i cittadini umbri firmatari offrono al Consiglio regionale un’opportunità inestimabile: quella di affrontare un tema sensibile e profondamente legato alla salute e alla libertà individuale, al di là delle logiche partitiche e in ascolto delle reali esigenze dei pazienti.
L’approvazione di una legge in Umbria rappresenterebbe inoltre una risposta concreta al ricorso presentato dal Governo contro la legge toscana, un segnale di apertura verso un diritto sempre più pressante.

La presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Sarah Bistocchi, ha definito questo risultato non come un punto di arrivo, ma come una svolta significativa.

Ha richiamato l’urgenza di una legislazione chiara e coerente, capace di garantire una vita dignitosa fino al suo termine, onorando l’eredità lasciata da Laura Santi.
Alice Spaccini, coordinatrice regionale di “Liberi subito”, insieme a Stefano Massoli, marito di Laura Santi, ha espresso la gratitudine per l’impegno dei 150 volontari che hanno contribuito alla raccolta firme, stimolando la partecipazione attiva dei cittadini umbri.

Filomena Gallo, segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, ha evidenziato come la proposta di legge offra tempi e procedure certe, in linea con la sentenza Cappato della Corte Costituzionale, garantendo l’erogazione di una prestazione già riconosciuta.

Stefano Massoli, visibilmente commosso, ha ricordato il sostegno ricevuto dall’Associazione Luca Coscioni, che ha ridato speranza e fiducia dopo un periodo di profonda sofferenza.

Ha lanciato un appello ai membri dell’Assemblea legislativa, esortandoli ad agire con coscienza e a tenere conto del desiderio di autodeterminazione dei pazienti.

Ora si avvia ufficialmente l’iter legislativo.
Entro 40 giorni, i funzionari regionali verificheranno la validità delle firme.
Successivamente, l’Ufficio di presidenza dell’Assemblea convocherà i promotori per un’audizione preliminare e valuterà la competenza regionale della legge.

Ammessa la competenza, la proposta sarà calendarizzata nella commissione consiliare competente, con l’obbligo di una discussione in Aula entro sei mesi.
Questo percorso rappresenta una sfida cruciale per il futuro del diritto al fine vita in Italia, un diritto che Laura Santi ha combattuto fino all’ultimo respiro.

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