Sulla scia di un’Italia tormentata dagli anni Novanta, emerge “177 Giorni”, una serie televisiva in sei episodi che Rai 1 dedicherà a uno degli eventi più traumatici e mediatici del nostro recente passato: il rapimento del piccolo Farouk Kassam.
Le riprese, programmate per il 1° ottobre e distribuite tra Sardegna e Campania per circa dodici settimane, promettono un’immersione profonda in un capitolo oscuro della cronaca nazionale.
La coproduzione tra Rai Fiction e Bim Produzione (del Gruppo Wild Bunch), con la distribuzione internazionale affidata a Mediawan Rights, sottolinea l’ambizione e la portata internazionale del progetto.
Carlo Carlei, regista con un solido background in produzioni ad alta tensione (“Fiori Sopra l’Inferno”, “La Fuggitiva”, “I Bastardi di Pizzo Falcone”), guiderà il team creativo.
Il cast vanta nomi di spicco, tra cui Marco Bocci, nei panni di Fateh Kassam, il padre del bambino, e l’attrice francese Antonia Desplat, che interpreta Marion Bleriot, la madre.
A completare il ricco ensemble, un cast corale che include Rosa Diletta Rossi, Domenico Diele, Enrico Inserra e molti altri, con Filippo Papa che fa il suo debutto sullo schermo nel ruolo del giovane Farouk.
La serie, ancorata a un evento realmente accaduto, non si limita a ricostruire i fatti del sequestro avvenuto a Porto Cervo il 15 gennaio 1992.
“177 Giorni” ambisce a essere un’analisi stratificata di un’epoca, un’indagine sociopolitica più che una semplice narrazione di eventi.
La serie esplora le dinamiche familiari, il peso della pressione mediatica, la risposta della comunità sarda e italiana, e il ruolo ambiguo delle figure criminali coinvolte, tra cui l’illustre bandito Graziano Mesina, la cui influenza si intreccia con gli eventi.
La scrittura, a cura di Lea Tafuri (“Blanca”, “Doc”, “Buongiorno Mamma”), Antonio Manca (“Belcanto”, “La Sposa”, “Sole”) e Vincenzo Marra (“6 donne.
Il Mistero di Leila”, “L’Equilibrio”, “La Prima Luce”), si basa sul libro “Mio Figlio Farouk.
Anatomia di un rapimento” di Fateh Kassam, offrendo una prospettiva privilegiata e intima.
La serie si propone di bilanciare i generi, mescolando elementi di true crime, detective story e family drama per offrire una visione complessa e sfaccettata.
“177 Giorni” non è solo la cronaca di una ricerca disperata, ma anche un ritratto di un Paese alle prese con i suoi demoni, un’istantanea di un’Italia profondamente segnata dalla criminalità organizzata e dalla precarietà sociale, ma anche capace di un’incredibile ondata di solidarietà.
Il supporto del Ministero della Cultura, la Film Commission Regione Campania e la Fondazione Sardegna Film Commission testimoniano l’importanza culturale e l’impatto potenziale della serie, destinata a riaccendere il dibattito su un evento che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva.