mercoledì 17 Settembre 2025
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Perugia

Gubbio, una notte di violenza: coppia sotto shock e città sgomenta.

Nel cuore del centro storico di Gubbio, una notte di violenza ha lasciato una coppia sotto shock e una comunità sgomenta.
L’episodio, verificatosi in Piazza dei Quaranta Martiri, ha visto i protagonisti di un’aggressione brutale e premeditata, che ha combinato tentata rapina, lesioni personali e, con particolare gravità, un atto di violenza sessuale.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini condotte dalla Compagnia Carabinieri di Gubbio, coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia, l’aggressione si è manifestata con dinamiche allarmanti.

Mentre la coppia tentava di parcheggiare l’auto, due uomini, fratelli originari della provincia di Lecce, si sono scagliati contro l’uomo, infliggendogli ripetute percosse e minacciandolo con l’intento di sottrargli denaro.
Parallelamente, un terzo individuo, residente a Gualdo Tadino, ha perpetrato un atto di violenza sessuale nei confronti della donna, trascinandola in un luogo appartato, con una modalità che suggerisce una pianificazione e una spietatezza particolarmente inquietanti.
L’intervento del fratello della vittima, sebbene tempestivo, non ha impedito la consumazione del reato.
La gravità della situazione è stata immediatamente segnalata da urla disperate che hanno allertato i presenti, i quali hanno prontamente contattato i soccorsi attraverso il numero di emergenza 112.

L’intervento di due pattuglie dei Carabinieri ha permesso di prestare le prime cure alla coppia, affidata successivamente al personale sanitario del 118.
Nonostante i responsabili abbiano tentato di dileguarsi, l’attività investigativa, basata su testimonianze di passanti e sull’analisi scrupolosa delle immagini di videosorveglianza comunale, ha permesso di identificarli rapidamente.

La decisione di disporre la custodia cautelare in carcere per i tre indagati, fratelli di 36 e 43 anni e un trentaseienne, è stata motivata dal Gip di Perugia con la presenza di gravi indizi di colpevolezza e dal rischio concreto di reiterazione dei reati.

La pericolosità sociale dei soggetti, emersa dalle dinamiche dell’aggressione e dalla natura dei reati contestati – violenza sessuale di gruppo, lesioni personali e tentata rapina – ha ulteriormente rafforzato la necessità di una misura cautelare così restrittiva.
I tre uomini sono attualmente detenuti nelle carceri di Terni e Spoleto, in attesa di ulteriori sviluppi del procedimento giudiziario.

L’evento ha riacceso il dibattito sulla sicurezza urbana e sulla necessità di rafforzare la prevenzione e la repressione di tali atti criminali, che ledono non solo l’incolumità fisica delle vittime, ma anche il tessuto sociale della comunità.

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