L’impegno per l’adozione di un rigoroso codice etico che disciplini la composizione delle liste elettorali rappresenta una priorità imprescindibile, secondo quanto affermato da Roberto Fico, aspirante Presidente della Regione Campania, in un intervento a Napoli.
L’iniziativa non è percepita come problematica, ma come un passo necessario per garantire trasparenza e correttezza nel processo democratico, in linea con le prassi consolidate.
Il focus primario, come sottolineato da Fico, è proteggere i cittadini che si apprestano a esprimere le proprie preferenze, assicurando loro un quadro chiaro e univoco dei candidati e delle loro affiliazioni.
Questo codice etico non si configura come uno strumento di giustizialismo o di ingerenza nell’operato della magistratura, bensì come un meccanismo volto a favorire una valutazione politica consapevole e informata, identificando opportunità di sviluppo che altrimenti potrebbero sfuggire.
Un elemento centrale del programma di Fico è l’attenzione dedicata alle aree interne della regione, spesso marginalizzate e penalizzate da dinamiche di spopolamento e carenza infrastrutturale.
L’impegno si traduce in un’azione concreta, che prevede incontri programmati con i sindaci di ogni schieramento politico, finalizzati a delineare strategie di sviluppo condivise.
L’istituzione di un Assessorato dedicato alle Aree Interne non è fine a se stessa, ma un volano per implementare interventi mirati, costruiti in stretta collaborazione con i Comuni e gli amministratori locali.
Le priorità includono il miglioramento della viabilità, l’incremento della connettività digitale, e soprattutto, la lotta attiva contro lo spopolamento, attraverso politiche di incentivazione e promozione del territorio.
L’obiettivo è trasformare le sfide in opportunità, valorizzando le risorse locali e creando le condizioni per un futuro sostenibile e prospero per le comunità interne.
Si tratta di un approccio integrato che mira a costruire un tessuto sociale ed economico resiliente, capace di contrastare le tendenze negative e di promuovere un’inclusione territoriale che riconosca il valore intrinseco di ogni comunità, indipendentemente dalla sua posizione geografica o dalla sua dimensione demografica.