martedì 23 Settembre 2025
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Catanzaro

Fratelli scomparsi in Calabria: ritrovati in Romania, madre indagata per tratta.

La vicenda dei due fratellini, scomparsi in circostanze inquietanti il 10 settembre scorso in Calabria, si è risolta con il ritrovamento, fortunatamente in buone condizioni di salute, in Romania, presso la nonna materna.

La loro sparizione ha innescato una spirale di indagini che ha portato alla luce un quadro complesso e preoccupante, legato a una gravissima accusa pendente a carico della madre.
L’evento scatenante è stato l’esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’appello di Catanzaro, notificati dai Carabinieri di Castrovillari alla donna, residente da tempo nella stessa località.
La condanna, di sei anni e sei mesi di reclusione, è stata emessa da un tribunale rumeno per reati di estrema gravità: associazione a delinquere finalizzata alla tratta di minori con l’obiettivo di sfruttamento in ambito della prostituzione.

La gravità del reato contestato rivela una rete criminale transnazionale che sfrutta la vulnerabilità dei minori per fini illeciti, un fenomeno che colpisce sempre più spesso il tessuto sociale e che richiede un intervento coordinato a livello internazionale.
Al momento dell’esecuzione dell’ordine di carcerazione, i due figli minori, di 4 e 3 anni, nati entrambi in Italia, non risultavano presenti nell’abitazione.
La reticenza opposta dalla donna, il suo silenzio ostinato e il rifiuto di fornire qualsiasi informazione sulla loro sorte, hanno determinato l’intervento immediato delle forze dell’ordine.
La denuncia alla Procura della Repubblica di Castrovillari per abbandono e sottrazione di minori ha aperto un’indagine volta a ricostruire la dinamica della scomparsa e a garantire la protezione dei due bambini.

Le rapide e meticolose indagini condotte dai Carabinieri, sotto la direzione della Procura, hanno permesso di localizzare i minori in Romania, al sicuro presso la nonna materna.
Questa risoluzione, sebbene positiva, non fa venir meno la complessità della situazione.
L’accusa di tratta di minori formulata a carico della madre solleva interrogativi profondi sulla sua presunta attività criminale e sul coinvolgimento di altre persone.
Il caso evidenzia, inoltre, la fragilità delle famiglie in difficoltà e la necessità di rafforzare i sistemi di protezione dei minori, garantendo loro un ambiente sicuro e stabile.

L’intervento della nonna materna ha rappresentato un elemento cruciale per il benessere dei due bambini, ma è fondamentale ora assicurare loro un supporto psicologico e sociale adeguato per superare il trauma subito e ricostruire il proprio futuro.

La vicenda sottolinea l’urgenza di un approccio multidisciplinare che coinvolga istituzioni, servizi sociali e forze dell’ordine per prevenire e contrastare i reati che vedono vittime i minori, tutelando i loro diritti e garantendo loro un futuro dignitoso.

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