La fragilità infantile e l’accesso equo alle cure specialistiche rappresentano una sfida cruciale per la Sardegna, e il caso del servizio di Neuropsichiatria Infantile di Lanusei ne è emblematico.
La garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Puligheddu, solleva un campanello d’allarme urgente, evidenziando come la lentezza nell’erogazione di servizi neuropsichiatrici stia compromettendo il benessere psicofisico dei minori e gravando sulle famiglie.
Non si tratta semplicemente di una questione di gestione amministrativa, ma di una questione di giustizia sociale e di investimento nel futuro.
La salute dei bambini non può essere percepita come un onere finanziario, bensì come un investimento strategico per la crescita sociale ed economica della Regione.
Un bambino che non riceve cure tempestive e adeguate rischia di subire conseguenze negative a lungo termine, con ripercussioni non solo sulla sua sfera personale, ma anche sull’intero tessuto sociale.
La garanzia costituzionale del diritto alla salute, sancita dall’articolo 32 della Costituzione Italiana, impone a tutti gli organi dello Stato e le Regioni di assicurare prestazioni sanitarie adeguate, accessibili e tempestive, senza discriminazioni di alcun tipo.
La situazione attuale, caratterizzata da liste d’attesa eccessivamente lunghe, costituisce una violazione di tale diritto fondamentale, in particolare per i bambini affetti da patologie neuropsichiatriche che richiedono interventi specialistici precoci.
La guarigione e il corretto sviluppo di un bambino non dipendono solo dalla qualità delle cure mediche, ma anche dall’ambiente familiare e sociale in cui cresce.
La prolungata attesa per una visita specialistica genera ansia, frustrazione e stress nei genitori, che si sentono impotenti di fronte al dolore dei propri figli.
Questo circolo vizioso può compromettere il benessere psicologico dell’intera famiglia e ostacolare il percorso di crescita del bambino.
La garanzia dell’infanzia e dell’adolescenza non si limita alla cura della malattia, ma mira a promuovere un approccio globale al benessere del bambino, che tenga conto delle sue esigenze fisiche, emotive, cognitive e sociali.
L’accesso tempestivo ai servizi neuropsichiatrici è un elemento essenziale per favorire l’integrazione scolastica, per garantire il diritto all’istruzione e per prevenire fenomeni di emarginazione e di esclusione sociale.
La garanzia regionale invita l’Assessore alla Salute e la ASL Ogliastra a un’azione immediata e determinata, non solo per ridurre le liste d’attesa, ma anche per riorganizzare i servizi, per migliorare la comunicazione con le famiglie e per promuovere una cultura della responsabilità e della trasparenza.
È necessario implementare procedure prioritarie per i casi più urgenti, potenziare le risorse umane e finanziarie e rafforzare la collaborazione tra i diversi livelli dell’assistenza sanitaria.
La dignità del territorio sarda merita un’azione rapida e risolutiva.