giovedì 18 Settembre 2025
14.7 C
Rome

Derby Roma: Un Segnale di Debolezza Istituzionale?

La decisione di fissare il derby di Roma alle 12:30 non rappresenta un atto di prevenzione volto a garantire l’ordine pubblico, bensì una sconcertante ammissione di debolezza da parte delle istituzioni.
È un segnale di resa che mina la credibilità di un governo che si era presentato al voto con un programma incentrato sulla sicurezza e sulla fermezza nei confronti della criminalità.
Questo spostamento dell’orario, motivato dalla paura di potenziali disordini tra le tifoserie, rivela una profonda inadeguatezza nella gestione del fenomeno ultras e un’eccessiva deferenza verso dinamiche sociali che dovrebbero essere vigorosamente contrastate.

L’affermazione dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, pone l’accento su una problematica che affligge non solo la capitale, ma l’intero panorama sportivo nazionale.

La connivenza, reale o percepita, tra elementi della politica e gruppi ultras rappresenta una corrosiva piaga che erode i valori fondanti della convivenza civile.

Il plauso rivolto al Prefetto Giannini e al Questore Massucci, impegnati in un lavoro encomiabile, non deve celare la necessità di una riflessione più ampia sulle risorse a disposizione delle forze dell’ordine, considerate insufficienti per affrontare le sfide complesse che si presentano in un’epoca di crescenti tensioni sociali.

È profondamente inaccettabile che uno sport di tale portata e bellezza come il calcio si trovi contaminato da comportamenti criminali, un fenomeno che non conosce confini geografici, manifestandosi con la stessa virulenza a Roma come a Milano e in altre città.
La questione non è meramente legata all’ordine pubblico, ma investe la necessità di una profonda riqualificazione etica e sociale dello sport, attraverso un impegno sinergico tra istituzioni, società civile e mondo del volontariato.

Infine, l’aggiornamento sullo stato degli stadi di Roma e Lazio evidenzia una gestione complessa e prolungata.

La questione del nuovo stadio della Roma è sotto l’attenzione del Sindaco, con l’attesa di sviluppi significativi.
Per quanto riguarda lo Stadio Flaminio, la procedura è bloccata dalla necessità di acquisire documentazione mancante, impedendo l’indizione della conferenza dei servizi.
Questo ritardo nella riqualificazione delle infrastrutture sportive riflette una visione a breve termine e una mancanza di investimenti strategici nel futuro dello sport romano e laziale, privando la città di strutture moderne e funzionali, capaci di accogliere eventi di rilevanza nazionale e internazionale.
La priorità dovrebbe essere la creazione di un ambiente sportivo sicuro, accessibile e all’altezza delle aspettative dei tifosi, lontano dalle ombre di una gestione politica che sembra più preoccupata di placare paure che di costruire un futuro di legalità e passione sportiva.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -