giovedì 18 Settembre 2025
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Bologna

Tragico incidente in Appennino: micologo settantatreenne precipita

Nel cuore dell’Appennino bolognese, un incidente drammatico ha coinvolto un esperto micologo, settantatreenne di origine felsinea, mentre si dedicava alla sua passione: la raccolta dei funghi.

La tragedia si è consumata in una zona impervia del territorio di Lizzano in Belvedere, precisamente nel versante che collega Monteacuto delle Alpi all’antico borgo di Acerolo, un itinerario noto ai frequentatori del territorio montano.

Il micologo, accompagnato da un gruppo di amici, stava esplorando il sentiero, un percorso immerso in un bosco secolare, quando un improvviso smottamento del terreno, probabilmente causato dalla recente pioggia, lo ha fatto scivolare lungo un canalone roccioso.
La caduta, lunga trenta metri, è stata interrotta violentemente contro il tronco nodoso di un imponente faggio, aggravando le lesioni riportate.
La comunicazione di soccorso, giunta alle 8:15, ha immediatamente mobilitato le squadre di soccorso alpino e i mezzi di elisoccorso dell’emergenza sanitaria.

La difficoltà dell’accesso, data la natura ripida e boscosa del terreno, ha reso indispensabile l’intervento di un elicottero, schierato da Pavullo nel Frignano.
Grazie all’abilità dei soccorritori, l’anziano è stato stabilizzato in loco e trasportato a bordo della barella, calato con un verricello fino alla base dell’elicottero.

La gravità delle condizioni cliniche ha imposto il trasferimento d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna, con l’assegnazione del codice di massima gravità.
L’incidente sottolinea i rischi intrinseci legati all’escursionismo in aree montane, anche per esperti conoscitori del territorio, e l’importanza di adottare precauzioni adeguate, come l’uso di attrezzature di sicurezza e la verifica delle condizioni meteorologiche e del fondo.

La comunità appenninica, profondamente legata alla tradizione micologica, attende con apprensione aggiornamenti sulle sue condizioni, sperando in una pronta guarigione.
L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza dei sentieri e sulla necessità di interventi di manutenzione per mitigare i rischi di caduta e smottamento, soprattutto in periodi di intensa pioggia.

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