In una remota area boschiva nei pressi di Montoro, in provincia di Avellino, le attività di controllo economico-finanziario della Guardia di Finanza hanno portato alla scoperta e al sequestro di una sofisticata coltivazione illegale di Cannabis sativa.
La piantagione, abilmente celata dalla fitta vegetazione e dalla conformazione geografica particolarmente impervia del territorio, rappresentava un’operazione criminale di notevoli proporzioni.
L’ispezione ha rivelato una coltivazione di piante in avanzato stadio di fioritura, con esemplari che superavano l’altezza di un metro e ottanta, indicando una cura meticolosa e un’attenta gestione dell’ambiente di coltivazione.
La presenza di infiorescenze mature suggeriva un imminente raccolto, potenzialmente in grado di generare un profitto illecito stimato in oltre ottanta mila euro, somma derivante dalla successiva lavorazione e distribuzione del prodotto stupefacente.
Oltre alle piante stesse, il sequestro ha incluso una serie di attrezzature essenziali per l’attività illecita.
Questi elementi testimoniano la professionalità e l’organizzazione del gruppo criminale, che aveva predisposto un vero e proprio laboratorio di produzione di sostanze stupefacenti.
Tra i materiali rinvenuti figurano bilancini di precisione, strumenti utilizzati per pesare con accuratezza le quantità prodotte e destinate al mercato, e trita-erbe, necessari per la successiva preparazione della marijuana.
Un ulteriore indizio della portata dell’operazione è rappresentato dai numerosi vasetti di vetro contenenti marijuana già essiccata, pronti per la commercializzazione.
L’azione delle Fiamme Gialle ha permesso di sventare un’attività volta a eludere il controllo delle autorità e a violare la normativa vigente in materia di sostanze stupefacenti.
Le indagini, tuttora in corso, hanno portato all’identificazione e alla denuncia a piede libero di due individui residenti nella zona, che dovranno rispondere di accuse relative alla coltivazione, alla produzione e al possesso di sostanze stupefacenti ai sensi del codice penale.
L’evento sottolinea l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata e nella tutela della salute pubblica, evidenziando come territori apparentemente isolati possano essere sfruttati per attività illegali che danneggiano la collettività.
La scoperta, inoltre, rappresenta un monito sull’importanza di rafforzare i controlli e la collaborazione tra istituzioni per prevenire e reprimere il fenomeno del traffico di droga.