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Nicola Di Giorgio al MAXXI: L’Assenza che Parla al Paesaggio

La Geometria dell’Assenza: Nicola Di Giorgio e l’Eredità del Premio Graziadei al MAXXIDal 19 settembre al 2 novembre 2025, il Centro Archivi Architettura del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo si configura come uno spazio di riflessione e dialogo tra fotografia, architettura e memoria.
L’esibizione “La deposizione del vuoto”, dedicata a Nicola Di Giorgio, vincitore dell’ottava edizione del Premio Graziadei per la Fotografia, si configura non solo come una mostra personale, ma come un’occasione per ripercorrere l’evoluzione del riconoscimento e l’arricchimento della Collezione di Fotografia del Museo.
Di Giorgio, nato a Palermo nel 1994 e operante tra Milano e la sua città natale, incarna una generazione di artisti impegnati a decostruire le narrazioni consolidate del paesaggio.
La sua formazione, che affonda le radici nel design grafico e si consolida con la specializzazione in fotografia, si traduce in un linguaggio visivo caratterizzato da una profonda attenzione alla materialità e alla stratificazione del reale.
La sua ricerca si concentra sul rapporto complesso tra spazio urbano, architettura e abitare, analizzando le dinamiche di trasformazione che plasmano la sfera pubblica e privata.
Non si limita a documentare, ma indaga le origini e la metamorfosi del concetto stesso di paesaggio, esplorando il ruolo della fotografia come strumento di interpretazione e ricostruzione della memoria collettiva.
Il Premio Graziadei, il riconoscimento al Premio Fabbri e la selezione per Futures testimoniano il suo percorso artistico in ascesa.

“La deposizione del vuoto” rappresenta un’evoluzione del progetto “Calcestruzzo”, che gli valse il Premio Graziadei nel 2022.
L’opera si confronta frontalmente con il fenomeno della cementificazione del territorio italiano, un processo che ha segnato profondamente il paesaggio, cancellando identità e alterando equilibri.

L’itinerario fotografico, che spazia dalle ferite aperte delle vele di Scampia alla commovente riflessione su “Ci interrompiamo in qualunque momento,” dedicato all’incidente che colpì il grattacielo Pirelli, si traduce in un potente monito contro l’irresponsabilità e l’avidità che hanno plasmato il paesaggio italiano.
L’immagine del grattacielo Pirelli, simbolo di un’epoca e di un’architettura ambiziosa, si frantuma, riflettendo la fragilità e la precarietà dell’esistenza.

Il Premio Graziadei, nato nel 2012 grazie all’iniziativa di Graziadei Studio Legale, si pone come un pilastro fondamentale per la promozione e la valorizzazione dei giovani talenti della fotografia italiana.

Il bando, aperto a fotografi under 35, stimola la sperimentazione e l’innovazione, offrendo una piattaforma privilegiata per la visibilità e il riconoscimento.
La giuria, composta da figure di spicco del mondo dell’arte e della fotografia, assegna il premio sulla base della qualità e dell’originalità del progetto presentato.

Il vincitore, oltre al riconoscimento economico, beneficia di un supporto continuo per la ricerca e la produzione di un nuovo progetto, che dialoga con l’opera del vincitore successivo, creando un percorso espositivo dinamico e stimolante.
Grazie al costante supporto di Graziadei Studio Legale, la Collezione di Fotografia del MAXXI Architettura e Design contemporaneo si è arricchita di un patrimonio significativo, comprendente oltre cinquanta opere di dieci autori di grande spessore: Andrea Botto, Francesco Neri, Luca Nostri, Luca Spano, Pietro Paolini, The Cool Couple, Alessandro Calabrese, Alba Zari, Rachele Maistrello, e ora Nicola Di Giorgio.
Questa collezione, in continua evoluzione, testimonia l’impegno del MAXXI a sostenere la fotografia italiana e a promuovere un dialogo costante tra le generazioni di artisti.
“La deposizione del vuoto” non è quindi solo una mostra, ma un atto di memoria e un invito a riflettere sul futuro del nostro paesaggio.

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