Piazze finanziarie europee in calo: esperti temono recessione imminente

Le piazze finanziarie europee continuano a registrare perdite, seguendo il trend negativo dei mercati asiatici e in attesa dei dati sull’occupazione statunitense. Gli esperti temono un ulteriore rallentamento dell’economia degli Stati Uniti, con la minaccia di una recessione imminente. Questi fattori saranno attentamente valutati dalla Federal Reserve in autunno, quando è previsto il primo taglio dei tassi d’interesse. Sul fronte valutario, l’euro guadagna terreno salendo a 1,0834 dollari.L’indice Stoxx 600 registra un calo dell’1,8%, mentre si aspetta l’apertura di Wall Street dove i future indicano una tendenza al ribasso. A livello continentale, Milano e Francoforte perdono rispettivamente l’1,7%, Parigi lo 0,9%, Madrid lo 0,8% e Londra lo 0,5%. I settori tecnologico (-5,2%) e bancario (-2,2%) sono tra i più colpiti dalle vendite dopo l’annuncio di Intel riguardante un significativo piano di riduzione dei costi. Anche il comparto energetico (-0,5%) segue questa tendenza in linea con il prezzo del petrolio. Il Wti cede lo 0,1% a 76,2 dollari al barile mentre il Brent si posiziona a 79,4 dollari (-0,1%). Le utility invece registrano un modesto aumento (+0,3%), mentre il prezzo del gas scende dell’1,4% a 36,4 euro al megawattora.Per quanto riguarda i titoli di Stato si osserva una lieve diminuzione dei rendimenti. Lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi si stabilisce a 142 punti base con il tasso decennale italiano al 3,63%.A Piazza Affari le azioni di Stm (-4,3%) e Azimut (-4%) registrano cali significativi quest’ultima delusa dal feedback del mercato sulla trimestrale.Le banche stentano ad ottenere risultati positivi mentre circolano voci su possibili interventi per limitare gli extra profitti che potrebbero coinvolgere anche compagnie assicurative ed energetiche. Mps perde il 3,1%, Intesa Sanpaolo il 2,8%, Bper Banca il 2,6%, Banco Bpm il 2,3% e Unicredit il 2%. In negativo anche Generali (-1,5%), Unipol (-0,9%), Eni (-2%), Enel (-1.4%) e A2a (-0.7%). In controtendenza Italgas (+1.3%), Snam e Terna (+1.2%), Tenaris (+1%).