02 agosto 2024 – 18:01
In una calda serata estiva, il silenzio avvolge le vie appena al di fuori del centro storico di Aosta dopo le 23. Il traffico tra via Torino e via Festaz è completamente assente, lasciando la zona deserta e inquietante. Mi dirigo verso i giardini Lussu, il parco antistante al tribunale, solitamente frequentato da persone senza dimora. Tuttavia, questa volta non c’è anima viva in quel luogo. Un giovane attraversa il marciapiede, incrociando il mio sguardo con un fugace sorriso prima di proseguire per la sua strada. L’oscurità dei lampioni è intensa in questo punto, quasi a celare presenze oscure nell’ombra.Ricordo che solo lo scorso fine settimana una donna ha subito un tentativo di aggressione proprio in quei giardinetti deserti. Le panchine sono vuote ma sporche di lattine di birra e bottiglie vuote di superalcolici abbandonate a terra. Decido di accelerare il passo dirigendomi verso la stazione dei pullman situata in via Carrel. Anche qui regna un silenzio irreale: la sala d’attesa è chiusa da tempo e nessun pullman è in arrivo o in partenza.Sul muretto adiacente alla stazione osservo un giovane dall’aspetto straniero seduto con lo sguardo perso nel vuoto, come se aspettasse qualcosa o qualcuno che non arriverà mai. La notte avvolge tutto con il suo manto scuro, amplificando la sensazione di desolazione e isolamento in questo angolo della città che appare dimenticato dal tempo e dagli uomini.