La recente vicenda che ha coinvolto l’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, con la sostituzione dell’ex direttore generale Thomas Schael con Livio Tranchida, rappresenta un momento cruciale per il sistema sanitario piemontese, evidenziando tensioni e sfide strutturali che necessitano di un’attenta gestione.
L’amministrazione regionale, attraverso le parole dell’Assessore alla Sanità Federico Riboldi, si assume la piena responsabilità della nomina di Schael, riconoscendo implicitamente la necessità di un cambio di direzione per ristabilire un clima di collaborazione e fiducia all’interno dell’azienda.
La decisione, assunta in seguito a un procedimento giudiziario per comportamento antisindacale, riflette un approccio pragmatico da parte della Giunta regionale, orientato a risolvere problematiche complesse e a garantire il corretto funzionamento del servizio pubblico.
L’evento sottolinea l’importanza di un equilibrio delicato tra autonomia gestionale e rispetto delle prerogative sindacali, principi fondamentali per la tutela dei diritti dei lavoratori e la garanzia di un ambiente lavorativo sereno e produttivo.
L’informativa presentata alla quarta commissione del Consiglio regionale ha aperto un ampio dibattito, con l’intervento di rappresentanti di diverse forze politiche – Daniele Valle (Pd), Alice Ravinale (Avs), Sarah Disabato (M5s), Gianna Pentenero (Pd) e Valentina Cera (Avs) – che hanno sollevato questioni di rilevanza strategica per il futuro dell’azienda sanitaria.
Oltre alla vicenda del cambio di direzione, sono state affrontate tematiche cruciali come lo scorporo degli ospedali Sant’Anna e Regina Margherita, la revisione dei conti aziendali, la gestione delle liste d’attesa nell’ASL di Cuneo e la regolamentazione dell’intramoenia.
L’Assessore Riboldi, nel suo intervento, ha precisato che alcuni di questi argomenti saranno approfonditi in apposite commissioni, ribadendo l’impegno della Regione a fornire risposte concrete e tempestive.
In particolare, è stato comunicato che per lo scorporo degli ospedali Sant’Anna e Regina Margherita sono stati stanziati 850.000 euro, destinati alla costituzione della nuova azienda ospedaliera, e che entro il 10 ottobre verrà presentata una delibera in merito.
La revisione dei conti aziendali ha subito una rimodulazione al ribasso, mentre per quanto riguarda le liste d’attesa a Cuneo, è stata istituita una commissione interna per effettuare accertamenti e proporre soluzioni.
La regolamentazione dell’intramoenia è stata riportata alle linee guida preesistenti, ponendo fine a scelte precedenti considerate problematiche.
La nomina di Livio Tranchida ha riscosso il plauso del commissario Roberto Ravello (FdI), segno di un’auspicabile rinascita e di una nuova fase caratterizzata da maggiore stabilità e orientamento al servizio del cittadino.
La vicenda, nel suo complesso, non solo riflette le difficoltà inerenti alla gestione di una complessa realtà sanitaria, ma anche la volontà dell’amministrazione regionale di affrontare le criticità con trasparenza e determinazione, ponendo al centro il benessere dei pazienti e il miglioramento della qualità dei servizi offerti.
È ora imperativo monitorare attentamente l’attuazione delle misure decise e favorire un dialogo costruttivo tra tutti gli attori coinvolti, per garantire un futuro solido e prospero per l’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.