Un’asta di straordinaria emozione palpita nel cuore di Roma, sulla Terrazza Phigyspace, un luogo che si trasforma in un crocevia di passione sportiva e impegno umanitario.
Al centro dell’attenzione, oggetti di inestimabile valore simbolico: le maglie autografe indossate dai talenti emergenti del calcio italiano – Mateo Retegui, Sandro Tonali, Niccolò Rovella e Gianluca Masini – offerte per la ‘Riffa Solidale’ denominata ‘Mani che creano, cuori che donano’.
Questo evento non è una semplice asta di oggetti da collezione, ma un ponte tangibile tra il mondo del calcio, con la sua potenza attrattiva, e un’urgente necessità: offrire un futuro a bambini orfani e abbandonati sull’isola remota di Marafiki, in Kenya.
L’isola, un puntino verde nell’immensità dell’Oceano Indiano, è il fulcro dell’operato della ONUS Marafiki, un’organizzazione che da anni si dedica a spezzare il ciclo della povertà e della marginalizzazione.
La ‘Riffa Solidale’ rappresenta l’ultimo, cruciale passo verso la realizzazione di una nursery, una struttura vitale per i più piccoli, a completamento di un complesso educativo già attivo: scuole, refettori e alloggi che accolgono e sostengono i bambini.
La nursery si configurerà come un ambiente protetto e stimolante, un luogo dove i neonati e i bambini più piccoli potranno crescere in sicurezza, ricevendo l’assistenza e l’affetto necessari per uno sviluppo armonioso.
L’iniziativa si inserisce in un quadro di un sostegno costante e discreto da parte di Gabriele Gravina, Presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, testimonianza di come lo sport possa e debba essere un veicolo di cambiamento positivo.
La sua presenza, unitamente a quella di numerosi ospiti, sottolinea l’importanza di coniugare passione calcistica e responsabilità sociale, creando una rete di solidarietà che possa offrire speranza e opportunità a una comunità vulnerabile.
La donazione degli artigiani, uniti alla ‘Riffa Solidale’, testimonia un impegno collettivo verso un futuro più equo e compassionevole per i bambini di Marafiki, un piccolo gesto che si trasforma in un’ondata di speranza.
Questo evento non è solo una raccolta fondi, ma un invito a riflettere sul nostro ruolo nel mondo e sulla possibilità di fare la differenza, una maglia alla volta, un cuore alla volta.