Il Polo nazionale della Dimensione Subacquea, un’iniziativa strategica con sede alla Spezia e ufficialmente inaugurata nel dicembre 2023, sta catalizzando un dinamismo senza precedenti nel settore, con un ecosistema di operatori economici ormai consolidato a 251 unità.
La recente conclusione del termine per la presentazione delle proposte progettuali relative al terzo finanziamento (batch 3) rivela una crescita esponenziale, segnando un’accelerazione significativa rispetto alle fasi iniziali del progetto.
L’aumento delle nuove realtà coinvolte, pari a 124 soggetti, sottolinea l’attrattiva del polo e la sua capacità di stimolare l’innovazione al di là dei tradizionali circuiti industriali.
Tra queste nuove adesioni, spiccano sette grandi imprese, a testimonianza della crescente importanza strategica del settore subacqueo anche a livello nazionale.
L’ampia partecipazione di piccole e medie imprese (87) e di istituzioni accademiche e di ricerca (30), università e centri di ricerca in primis, evidenzia una sinergia virtuosa che fonde competenze ingegneristiche, scientifiche e applicative.
Il successo del batch 3, con dieci progetti di ricerca e sviluppo per un investimento totale di 50 milioni di euro, rappresenta un segnale forte dell’efficacia delle politiche di incentivazione introdotte.
Questi incentivi, progettati per favorire la partecipazione di PMI, anche quelle non ancora integrate nelle filiere consolidate, mirano a ridurre la dipendenza tecnologica e a rafforzare la competitività industriale nazionale in un ambito cruciale come quello subacqueo.
L’allocazione di risorse significative è finalizzata a due direttrici strategiche fondamentali: il potenziamento della sovranità tecnologica e la protezione delle infrastrutture critiche sottomarine, sempre più vulnerabili a minacce di varia natura, sia convenzionali che emergenti.
La ricerca spazia dalla robotica subacquea avanzata allo sviluppo di sensori innovativi, dalla comunicazione acustica subacquea alla creazione di materiali resistenti alle condizioni estreme del fondo marino.
A oggi, il Polo Nazionale della Dimensione Subacquea (PNS) ha finanziato e avviato 18 progetti, focalizzati sulla creazione di un’infrastruttura di rete subacquea interoperabile e sulla realizzazione di un veicolo autonomo multi-missione in grado di operare in profondità, aprendo nuove frontiere per l’esplorazione, la sorveglianza e lo sfruttamento sostenibile delle risorse marine.
I primi prototipi e dimostratori operativi sono previsti per il 2026, segnando una tappa cruciale nel percorso di trasformazione del sistema industriale nazionale e di affermazione dell’Italia come leader globale nel settore della dimensione subacquea.
La visione è quella di un ecosistema resiliente, tecnologicamente avanzato e strategicamente autonomo, capace di proteggere gli interessi nazionali e di contribuire allo sviluppo sostenibile del patrimonio marino.