venerdì 19 Settembre 2025
30.1 C
Perugia

Caporalato e infortuni: nasce osservatorio interdistrettuale

La nascita dell’Osservatorio interdistrettuale sul caporalato e gli infortuni sul lavoro, formalizzata dalla congiunta firma dei Procuratori Generali di Perugia, Sergio Sottani, e di Ancona, Roberto Rossi, segna una svolta strategica per Umbria e Marche.

Questo organismo, più che un atto amministrativo, rappresenta un impegno concreto a contrastare un fenomeno complesso e radicato che mina le fondamenta del tessuto sociale ed economico regionale.

Il caporalato, inteso come sistema di intermediazione illegale del lavoro, non si configura solamente come una violazione del diritto penale, ma agisce come moltiplicatore di disuguaglianze, alimentando precarietà lavorativa, sfruttamento e violazioni sistematiche dei diritti umani.
Esso crea un circolo vizioso di povertà e marginalizzazione, privando i lavoratori della protezione sociale e dei diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione.
La situazione è ulteriormente aggravata dall’elevato numero di infortuni sul lavoro, spesso causati da carenze nella formazione, assenza di dispositivi di protezione adeguati e un’inadeguata applicazione delle normative di sicurezza, che riducono la dignità umana e mettono a rischio la vita dei lavoratori.

L’Osservatorio nasce con la precisa finalità di potenziare l’efficacia dell’azione giudiziaria, superando le limitazioni derivanti dalla frammentazione territoriale e promuovendo una collaborazione sinergica tra le istituzioni coinvolte.
Il rispetto delle competenze di ciascun ufficio e la tutela del segreto d’ufficio rimangono, ovviamente, pilastri imprescindibili del suo operato.
L’organismo si pone come hub informativo e analitico, raccogliendo e condividendo dati provenienti da diverse fonti, elaborando statistiche e protocolli investigativi, e diffondendo buone prassi.

L’obiettivo è fornire agli Uffici di Procura delle due regioni uno strumento di supporto concreto per le indagini e i processi.

Per garantire un approccio multidisciplinare e capillare, l’Osservatorio stabilirà canali di comunicazione diretta con Prefetture, Ispettorati del lavoro, Aziende Sanitarie Locali, associazioni di categoria (in particolare nei settori agricolo, edile e dei servizi), le Regioni Umbria e Marche, l’ANCI, le agenzie INPS e INAIL, le Università e i centri di formazione professionale distrettuali.

L’interscambio di informazioni e la condivisione di esperienze consentiranno di individuare le dinamiche più complesse e di sviluppare strategie di contrasto mirate.

L’attività dell’Osservatorio si concretizzerà in riunioni semestrali, con possibilità di convocazioni straordinarie in caso di necessità.

Al termine di ogni incontro sarà redatto un documento congiunto, destinato alla conoscenza del Consiglio Superiore della Magistratura, del Ministero della Giustizia, del Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione e dei Procuratori dei distretti coinvolti.
Questo flusso informativo costante e trasparente mira a garantire un monitoraggio continuo dell’evoluzione del fenomeno e a promuovere un approccio coordinato a livello nazionale.
Il provvedimento si inserisce in un contesto più ampio di iniziative volte a riaffermare il ruolo della giustizia come presidio fondamentale per la tutela dei diritti dei lavoratori e per la promozione di un ambiente di lavoro sicuro, legale e dignitoso.

Si tratta, inoltre, di un’occasione per analizzare e aggiornare i protocolli già siglati dalle Procure distrettuali sul tema, al fine di ottimizzare le strategie di contrasto e garantire una risposta efficace alle nuove sfide.

L’iniziativa formativa in programma a Foligno, dedicata al lavoro precario, al caporalato e alle nuove frontiere dello sfruttamento della manodopera, rappresenta un primo passo in questa direzione, con il supporto di Ordini degli Avvocati e istituzioni formative.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -